Tommaso Claudi è l’unico diplomatico italiano ad essere rimasto in Afghanistan dopo la presa di potere dei talebani. 31 anni da compiere il 30 agosto, il console eroe è stato immortalato – munito di giubbotto antiproiettile ed elmetto – mentre aiutava un bambino in lacrime a superare un muro nell’aeroporto di Kabul.
Chi è Tommaso Claudi
Tommaso Claudi è originario di Camerino, nel Maceratese, e compie 31 anni il 30 agosto. Nel suo ricco curriculum ci sono due lauree, una in Linguistica a Pavia nel 2014 e la seconda in Relazioni Internazionali all’Università Cattolica di Milano nel 2016.
Superate le prove diplomatiche, Claudi è stato nominato nel settembre 2017 Segretario di Legazione in prova alla carriera diplomatica, confermato in ruolo il 5 giugno 2018. Qualche mese dopo, nel gennaio 2019, è arrivato come secondo segretario commerciale a Kabul.
Da giorni, l’instancabile console – che vive in un locale all’interno dell’aeroporto – è impegnato nelle operazioni di evacuazione di concittadini e afghani dal Paese riconquistato dai talebani.
Su Twitter condivide spesso messaggi di pace e fratellanza tra il popolo afghano e quello italiano, e promuove la difesa dei diritti delle donne.
Tommaso Claudi, console eroe che salva bambini afghani
Elmetto al collo e giubbotto antiproiettile, Tommaso Claudi si inginocchia verso le braccia di un uomo che si protende per porgergli un bambino, spaventato e in lacrime, e lo aiuta a salvarlo. È stato immortalato così il console eroe italiano in alcuni scatti che sono diventati virali sui social. “Grazie Tommaso“, ha twittato il segretario generale della Farnesina, Ettore Sequi, che ha condiviso le immagini.
Anche il ministro degli Esteri Luigi di Maio ha speso parole di apprezzamento e gratitudine per il suo lavoro: “Se stiamo riuscendo a portare a casa i nostri connazionali e gli afghani che hanno collaborato col nostro Paese lo dobbiamo anche a persone come Tommaso Claudi. Il suo impegno in una situazione di emergenza, davanti a difficoltà evidenti, è una prova di grande amore per l’Italia“.
Tommaso Claudi: “Rimarrò finché ce ne sarà bisogno”
“Continueremo a lavorare senza sosta per continuare le operazioni di evacuazione e per assistere i connazionali che lo richiedano“, aveva garantito il console alcuni giorni fa in un’intervista al Correre della Sera. “La principale difficoltà consiste nel far accedere i connazionali e i nostri collaboratori afghani ai cancelli dell’aeroporto, dove si accalca la folla che vuole entrare“, aveva aggiunto, sottolineando che “in una situazione confusa, è richiesta una impegnativa attività di costante monitoraggio, negoziato e raccordo anche con i colleghi di altri Paesi“.
Una situazione complessa alla quale Claudi non si sottrae: “Sono un diplomatico che rappresenta l’Italia in un contesto complesso e in costante evoluzione, che opera nel quadro di una missione istituzionale del mio Paese. Rimarrò quindi tutto il tempo necessario, finché ce ne sarà bisogno“.