La terza dose di vaccino anti-Covid, già avviata in Israele e in programma negli Stati Uniti, è ancora oggetto di valutazione da parte dell’Ema, l’Agenzia europea del Farmaco. Quest’ultima, interrogata dall’ANSA, ha fatto sapere che è ancora presto per parlare di terza dose e che l’autorizzazione definitiva per Pfizer potrebbe arrivare in Europa nel 2023, anche se quella accordata finora dà già le garanzie di sicurezza ed efficacia necessarie.
Vaccino Covid, interviene anche l’Ema. “Terza dose? Ancora presto per dirlo”
L’ANSA ha chiesto chiarimenti all’Agenzia europea del farmaco – Ema – in merito alla terza dose di vaccino. “In questa fase non è stato ancora determinato quando potrebbe essere necessaria una dose di richiamo per i vaccini Covid e per quali fasce di popolazione“, ha detto Ema, anche se ha fatto sapere che l’Ue sta già lavorando con gli Stati membri e i produttori per accelerare le procedure in caso di necessità.
Vaccino Covid, si lavora all’autorizzazione definitiva
Prosegue anche il lavoro per l’autorizzazione definitiva, chiarisce l’Ema, che però non arriverà in Europa prima del 2023. I rapporti finali sugli studi clinici del vaccino di Pfizer-BioNtech (Comirnaty) dovrebbero essere presentati nel dicembre di quell’anno, spiega l’Ema, consentendo di trasformare l’autorizzazione Ue da condizionata a standard. Il lavoro è reso ulteriormente complesso dalle continue nuove scoperte che si fanno sui vaccini già approvati.
Intanto le autorità degli Stati Uniti hanno dato piena approvazione al vaccino Pfizer/BioNtech.