Rientrato l’allarme inquinamento che aveva costretto il sindaco del comune di Palermo, Leoluca Orlando, ad imporre il divieto di balneazione nella spiaggia di Mondello. Intanto si indaga sulle cause dei batteri fecali trovati nell’acqua che, con tutta probabilità, sono da attribuire all’inciviltà di qualche bagnante e non a un malfunzionamento del cosiddetto “Ferro di cavallo”.
Spiaggia Mondello, stop al divieto balneazione
Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, aveva emanato un’ordinanza per imporre il divieto di balneazione in un tratto della spiaggia di Mondello in seguito al ritrovamento di batteri fecali nell’acqua. Le ultime analisi effettuate dall’Asp di Palermo hanno rilevato che i parametri sono tornati nella norma, così il Comune ha potuto provvedere a revocare il provvedimento firmato il 20 agosto dal sindaco.
Le correnti hanno giocato un ruolo fondamentale nel processo di disinquinamento allontanando i colibatteri evidenziati dalle analisi dell’Asp. “La situazione è tornata stabilmente alla normalità e quello dei giorni scorsi è stato un episodio isolato su cui bisogna comunque far luce” ha dichiarato l’azienda. “La stagione balneare potrà continuare così come previsto – fa sapere Orlando -, ma manterremo alta l’attenzione per evitare che singoli episodi possano comprometterla in futuro“.
Spiaggia Mondello, si indaga sulle cause dei batteri fecali nell’acqua
L’Amap – Azienda Municipalizzata Acquedotto di Palermo – ha precisato che con tutta probabilità la presenza di batteri fecali nell’acqua è dovuta all’inciviltà di qualche singolo che ha smaltito liquami in modo illecito, ritenendo “inverosimile se non impossibile” che si tratti di un guasto al cosiddetto “Ferro di cavallo”.
Questo perché, spiega l’azienda in un comunicato, “i prelievi eseguiti dalla Asp hanno evidenziato un maggiore inquinamento nella zona sud-orientale del golfo stesso. E’ noto infatti, che in quell’area lo sbocco a mare del canale, posizionato in testa al molo del circolo Lauri è, ormai da decenni, ostruito da sedimenti ai limiti della sostanziale tombazione, ovvero totale ostruzione dello stesso canale. L’unico sbocco a mare attivo del ‘Ferro di Cavallo’, regolamentato da una paratia attualmente chiusa, si trova esattamente all’estremo opposto del golfo, in corrispondenza degli uffici della Capitaneria di Porto all’inizio di via Piano Gallo, zona che dai rilievi Asp è risultata non essere in alcun modo interessata dall’inquinamento della scorsa settimana e che in occasione della data dell’evento è stata specificatamente controllata dai nostri operatori confermando il regolare funzionamento della paratoia di chiusura che è stata oggetto nella scorsa primavera di uno specifico intervento manutentorio operato da Amap su specifica ordinanza emessa dal Commissario straordinario nominato“.
Le stesse parole sono state confermate dal sindaco Orlando e dall’assessore Sala: “Il rientro in breve tempo dei parametri e la mancata individuazione lungo la costa di scarichi fognari sembrano confermare si tratti di un episodio di inciviltà“.