Per il mondo pharma quella 2021 è stata la calda estate sul fronte investimenti. Una serie di notizie finanziarie di peso si susseguono da fine agosto.
Pharma, estate di grandi investimenti. Samsung mette sul piatto 206 mld su biofarmaci, robotica e IA
Il gruppo Samsung ha annunciato che investirà 240 miliardi di won (206 miliardi di dollari) nei prossimi tre anni per espandere la propria presenza nei biofarmaci, nell’intelligenza artificiale, nei semiconduttori e nella robotica nell’era post-pandemia. Gran parte delle risorse andranno a rafforza la posizione del colosso industriale sud coreano in settori chiave come la produzione di chip, consentendogli al contempo di cercare opportunità di crescita in nuove aree come la robotica e le telecomunicazioni di prossima generazione e questo avverrà attraverso fusioni e acquisizioni. Ma anche il segmento di biofarmaceutica avrà la sua parte come dimostra il fatto che il piano finanziario globale d’investimento sarà guidato dalle affiliate e controllate di Samsung: Samsung Electronics e Samsung Biologics. Secondo le stime la multinazionale prevede di creare 40.000 nuovi posti di lavoro entro il 2023.
Roche, accordo da 3 mld per rivoluzionare le terapie geniche
Lo stesso giorno dell’annuncio di Samsung – il 24 agosto – è stata annunciata un’alleanza in grado di rivoluzionare il mondo delle terapie geniche. Shape Therapeutics, una società di biotecnologie che sviluppa tecnologie a Rna per, ha annunciato oggi una collaborazione strategica e un accordo di licenza con la multinazionale Roche. L’accordo prevede tra gli aspetti cruciali la condivisione di tecnologie. Shape Therapeutics applicherà la sua piattaforma di editing dell’RNA e sfrutterà la sua piattaforma tecnologica per sviluppare il futuro delle terapie geniche nella lotta contro bersagli specifici. Su tutti morbo di Alzheimer, malattia di Parkinson e malattie rare. La biotech riceverà da Roche un pagamento anticipato la cui entità non è stata resa pubblica né per quanto riguarda la prima tranche, né per pagamenti successivi ad eventuali sviluppi clinici, autorizzazioni da parti delle authority regolatorie e target di vendita. Le stime trapelate parlano di una partita che potenzialmente vale 3 miliardi di dollari.
Pfizer, dopo il vaccino l’oncologia
Rilancia Pfizer dalle latitudini americane. La big che nel 2020-21 ha messo a segno prima di chiunque altro il colpo sul vaccino Covid a tecnologia mRna ora punta a diventare leader globale e capofila nel settore dei farmaci onclogici. Meno di una settimana fa Pfizer ha acquistato la biotech oncologica Trillium Therapeutics con un accordo del valore di circa 2,3 miliardi di dollari. Investimento strategico con il produttore statunitense che cerca di rafforzare la sua pipeline con una terapia che possa essere trasformativa per i tumori del sangue. Le azioni di Trillium sono aumentate di quasi il 200% negli scambi pre-mercato dopo l’annuncio dell’accordo, mentre il prezzo delle azioni di Pfizer è aumentato di quasi il 4%. Andy Schmeltz, presidente globale della divisione oncologica di Pfizer, ha affermato che l’acquisizione “rafforza il nostro impegno a perseguire scoperte scientifiche” scommettendo molto sul successo di due farmaci Trillium a oggi in fase di sperimentazione iniziale e intermedia. Sono trattamenti che sfruttano il sistema immunitario del corpo per contrastare i tumori del sangue, come la leucemia e il mieloma multiplo, una piaga che “pesa” per circa il 6% di tutti i tumori, con 1 milione di pazienti nel globo a cui è stata diagnosticata una condizione ematologica nel 2020.