Paradosso Lorenzo Insigne. Può il capitano del Napoli nonché numero 10 e stella della nazionale Campione d’Europa in carica non avere mercato? A quanto pare si, come sa bene Aurelio De Laurentiis. Il patron azzurro è a conoscenza dello scarso appeal internazionale del fantasista, che già due/tre anni fa – quando lo gestiva Mino Raiola – aveva riscosso scarso interesse tra le big del Vecchio Continente. “A quei soldi non lo prende nessuno” raccontava il buon Mino con i suoi collaboratori quando lo gestiva. Raiola ci provò con Liverpool e Arsenal, che però preferirono dirottare altrove i propri denari. Idem Siviglia e Monaco.
Lorenzo Insigne: un’annata show, ma…
Le cose non sono mutate neppure dopo l’ultima annata show di Insigne, la migliore della sua carriera oh 19 gol in Serie A e il trionfo nella rassegna continentale con gli Azzurri di Mancini. Timidi approcci dalla Premier League e zero proposte concrete dalla Liga spagnola per Lorenzino, che è stato offerto anche alle big italiane. Nella fattispecie il suo nuovo procuratore (Vincenzo Pisacane) l’ha segnalato, invano, a più riprese quest’estate a Inter e Milan. Al di lá delle voci mediatiche (indotte e fatte cavalcare proprio dal manager di Insigne con la sponda di qualche amico giornalista…) i nerazzurri non si sono mai infiammati per Insigne. Anzi, esattamente il contrario.
Il motivo è semplice: Lorenzo può giocare solo largo a sinistra, per intenderci è ideale in un 4-3-3 o 4-2-3-1. Nel 3-5-2 targato Inzaghi non avrebbe avuto collocazione tattica. Come seconda punta (chiedere delucidazioni a Carlo Ancelotti in merito…) il numero 24 napoletano fatica e tende troppo ad allargarsi sulla fascia, decentrandosi dal gioco in area di rigore. Tutti motivi che hanno – nonostante l’amicizia di vecchia data con il diesse nerazzurro Piero Ausilio – portato l’Inter a non approfondire il discorso per ora. Diverso il discorso con i rossoneri, dove il gradimento tecnico non ha incontrato quello economico visto che Elliott non ama ingaggi troppo elevati per gli over 30. Insigne chiede, infatti, un quinquennale da 6 milioni netti a stagione a fronte dei 4,6 che percepisce attualmente. A giugno andrà in scadenza e dal primo di gennaio sarà libero di firmare a parametro zero con qualunque altro club.
Per Lorenzo Insigne zero offerte
Al Napoli negli ultimi mesi sono arrivate zero offerte. Zero! Ecco perché ADL gioca al ribasso e ha offerto al capitano un quadriennale da 3,5 milioni netti più bonus. Offerta che Insigne ha immediatamente declinato e respinto al mittente. Gli unici a farsi avanti sono stati Rafa Benitez (il tecnico che lo fece esordire in Serie A) per l’Everton e un intermediario russo per lo Zenit, che poi ha virato sul brasiliano Claudinho. Zero riscontri sugli accostamenti con Barcellona e Tottenham. D’altronde i catalani sono in mezzo alla più grave crisi economica della loro storia e puntano a tesserare giocatori con ingaggi meno elevati per rinforzare l’organico, mentre Paratici sembra orientato su altri lidi per puntellare il suo Tottenham.
Come andrà a finire? Le vie del mercato sono infinite e Insigne spera in un colpo di coda alla Calhanoglu rimasto per mesi senza offerte prima del dramma Eriksen che gli ha spalancato le porte della Milano nerazzurra. Altrimenti rischia seriamente di dover ridimensionare le proprie aspettative e ambizioni economiche. Proprio come sa bene De Laurentiis che lo aspetta al varco, al corrente di come Insigne alla fin fine della fiera non voglia traslocare all’estero e rinnoverebbe volentieri col Napoli. Già, ma a che prezzo?