Una redazione ai… Ferri corti! È quella di Sky Sport dove da mesi volano gli stracci ed è stato avviato un repulisti interno, con tanto di vera e propria diaspora in corso da parte di molti volti storici dell’emittente. Gente che dopo 15/18 anni dice addio e vola in altri lidi o resterà ferma in attesa di ritrovare l’habitat giusto dove lavorare. Storie diverse ma ugualmente significative. Da Marco Cattaneo ad Alessia Tarquinio passando per Riccardo Trevisani e Lele Adani fino all’ultima perdita eccellente e che ha fatto rumore: Alessandro Alciato, l’inviato di punta degli ultimi 3 lustri diventato scomodo per le battaglie sulla SuperLega (era considerato troppo vicino a Ceferin essendo l’unico giornalista italiano ad avere un rapporto diretto con il numero uno dell’Uefa) e soprattutto in aperta rottura con Federico Ferri.
Alla redazione di Sky Sport addii eccellenti
Che i due non si amassero era noto da un decennio. Fin da quando Fefè – come è soprannominato il direttore di Sky Sport – era l’inviato al seguito della Juve, mentre Alci seguiva le imprese del Milan targato Ancelotti. Tante voci su Amazon e Dazn, ma solo con l’azienda americana c’è stato un contatto ufficiale per collaborare per la Champions League come inviato di punta nelle gare del mercoledì (possibile esordio già per Inter-Real Madrid). Inoltre il giornalista biellese si dedicherà anche alla scrittura di libri e autobiografie (in uscita quella di Spinazzola) in attesa della chiamata televisiva a tempo pieno. Ma come si è arrivati allo strappo con Ferri? Il Casus belli riguarda il ruolo di inviato al seguito della nazionale, sottratto dal direttore ad Alciato per consegnarlo al tandem Di Stefano-Cenni.
Due che per pedigree e curriculum hanno poco a che spartire con Alci, ma che sono nelle grazie del direttore. Alciato ha seguito l’Europeo da battitore libero, lontano dal ritiro degli azzurri, incrociati solo in finale visto che era l’inviato al seguito…dell’Inghilterra! Paradossale ma vero. Il resto sono visioni professionali diverse, con Ferri orientato a sdoganare anche a Sky le “bellone senza contenuti”. Il primo passo è stato l’inserimento al Club di Melissa Satta, che ha debuttato domenica scorsa a suon di gaffe e balbettii. D’altronde non ci si improvvisa giornalisti sportivi e tantomeno esperti, anche se la deriva dell’ammiccamento sexy ai telespettatori in luogo dei contenuti sta prendendo sempre più piede. Non solo dalle parti di Rogoredo, sia chiaro.
Lo sfogo social di Alciato dopo l’addio a Sky Sport
D’altronde “se a qualcuno (chiara allusione al direttore Ferri, ndr) piace più parlare delle tette di Sabrina Salerno che di tattica” come emerso tra le righe dello sfogo social di Alciato all’indomani dell’addio a Sky, appare chiaro quale sia la nuova linea editoriale della Pay TV sportiva. Nella quale per lo storico inviato, che parla 4 lingue e ha fatto di contatti e scoop il suo punto di forza, appare difficile trovar spazio. Occhio ora ad altre possibili epurazioni: l’aria dalle parti di Rogoredo resta tesa per i due pesi e le due misure adottate da Ferri con i suoi giornalisti. Alcuni liberi di avere collaborazioni radiofoniche e con giornali molto remunerative (i cosiddetti extra…), mentre altri tuttora inchiodati al vincolo dell’esclusiva e quindi costretti a rinunciare a importanti opportunità professionali ed economiche. Ecco perché la tensione resta alta dalle parti di Sky Sport: chi sarà il prossimo big ad alzare le tende?
Sky Sport, se ne va anche Lia Capizzi
“Ciao Sky Sport, è stato un viaggio bellissimo”. È con questa parole che la giornalista di Sky Sport Lia Capizzi lascia la redazione di Sky. E lo fa tramite un tweet di addio. L’ennesimo in redazione di Sky Sport.
Ciao SkySport,
è stato un viaggio bellissimo. Durato 18 anni in un luogo di lavoro che ho amato alla follia. Sono cresciuta, prima come donna e poi come giornalista, condividendo milioni di momenti con tanti professionisti, colleghi o amici. Orgoglio, gratitudine.
E un sorriso pic.twitter.com/RFAShVHLVC— Lia Capizzi (@LiaCapizzi) November 1, 2021