Ve lo ricordate WeWork, la startup miliardaria finanziata per anni dal gigante degli investimenti SoftGroup, quella che voleva rivoluzionare il mondo del lavoro con uffici in coworking di lusso – e pure con case in condivisione? Fino all’inizio del 2019 la favola di The We Company, come a un certo punto decise di chiamarsi, correva parallela a quella del suo CEO Adam Neumann. Poi, una fallimentare CEO, l’uscita di SoftBank e, infine, il 2020, con tutto quello che ha portato con sé. Nonostante tutto, però, WeWork resiste e lotta insieme a noi, tanto da aver annunciato un piano d’espasione a Milano che lo porterà ad aver cinque location in città, aggiungendo un centro in via Mazzini e uno – ancora da definirsi – in via Meravigli. E pensare che il gigante (o bolla?) del coworking era sbarcato in Italia proprio a dicembre dell’anno scorso, poche settimane prima che il virus cambiasse il mondo: soprattutto quello del lavoro. Ma a proposito: come se la stanno cavando gli altri coworking in tutto questo? Ne parliamo nella prossima storia.