La parola chiave per la ripresa economica? “Il coraggio di investire”. È questa la sintesi del pensiero di Antonio Calabrò, presidente di Museimpresa e Direttore di Fondazione Pirelli, intervenuto all’evento del 13 settembre “Amare Milano – I discorsi del coraggio”. L’evento di di Direzione Nord, che si è svolto a Palazzo delle Stelline, è stato promosso da Centro Studi Grande Milano, dall’Associazione Amici delle Stelline e organizzato da Inrete Srl.
Milano crocevia di investimenti innovativi
Da una crisi economica possono nascere anche opportunità e Milano, che già dimostrato in più occasioni di saper agganciare il treno dell’innovazione, deve tornare città guida della ripresa. Lo ha dimostrato Gian Battista Pirelli, in passato, portando in Italia la gomma, bisogna tornare a farlo anche oggi. E per il direttore della Fondazione Pirelli il coraggio di fare i giusti investimenti, per una città come Milano ma non solo, sarà centrale per agganciare la ripresa. “Così come la nostra città, in passato, si è distinta per le sue scommesse innovative e in parte un po’ eretiche – ha affermato Antonio Calabrò – così dovrà accadere anche oggi per rialzarsi dalla crisi Covid. Prendiamo l’esempio di Giovan Battista Pirelli: quando ha deciso di fare l’imprenditore non aveva soldi, ma idee. E facendo una scelta che, con la tradizione industriale di Milano di quegli anni, non c’entrava nulla, ha portato la gomma in Italia. Milano, oggi come allora, deve riprendere questo spirito di cambiamento”.
Milano, una città aperta e inclusiva
La città di Milano però, rispetto ad altre città italiane, ha già molte qualità da cui ripartire per un nuovo rilancio. Qualche esempio? Una delle più importanti, secondo Antonio Calabrò, è “saper costruire e mescolare identità forti, sempre nell’ottica dell’inclusione“. Caratteristica, questa, apprezzata anche in Europa e nel mondo. “Valorizzare i propri punti di forza della città è un punto chiave per ripartire – ha poi proseguito Calabrò – e la crisi, come i fatti dimostrano, non ha spento la vitalità di Milano. Guardiamo i dati dopo la stagione della pandemia: i grandi investimenti immobiliari di lungo periodo sono stati tutti confermati, i ragazzi nelle università non sono andati via e il tessuto manifatturiero regge e continua ad esportare”. E proprio dalla capacità meneghina di tenere insieme “manifattura, finanza e commercio”, ha aggiunto ancora Calabrò, “si giocherà la capacità di Milano di essere punto di congiunzione con l’Europa”.
Informazione, università, cultura, innovazione: ecco i punti di forza di Milano
Milano non è però solo industria e finanza, ma anche università, cultura e ricerca. E su questi assi, molto attraenti specialmente per i giovani, investire risulterebbe importantissimo. “Oltre ad essere sede di molte culture economiche, che si incontrano in un dialogo proficuo, Milano è anche una città di cultura e università – ha rimarcato nel suo intervento il Presidente Museimpresa e Direttore Fondazione Pirelli – e lo dimostrano il Politecnico, la Bocconi, e la Statale. Per non parlare della Fondazione del Piccolo teatro, che ha portato una diversa idea di teatro. Se riusciremo a valorizzare queste nostre eccellenze – è la conclusione di Antonio Calabrò – la città potrà essere tornare ad essere protagonista”.