Due corsi di laurea contemporaneamente: la Camera approva la proposta di legge, che passa al Senato, che abolisce un divieto risalente ad un Regio decreto del 1933. I voti a favore sono stati 387, nessun contrario.
Due corsi di laurea contemporaneamente: arriva l’ok della Camera
La Camera ha approvato la proposta di legge che abolisce il divieto di iscrizione a due corsi di laurea contemporaneamente. I voti a favore sono stati 387, nessun contrario. Il testo non è ancora legge, dal momento che dovrà passare all’esame del Senato, ma è già un segnale importante.
In particolare, il testo abroga il secondo comma dell’art. 142 del R.D. 1592/1933 – che prevede il divieto di iscrizione contemporanea a più corsi di istruzione superiore – e stabilisce che, fermo restando l’obbligo di possesso dei titoli di studio richiesti dall’ordinamento per l’iscrizione ad ogni singolo corso di studi, è consentita l’iscrizione contemporanea a: due diversi corsi di laurea, di laurea magistrale o di master; un corso di laurea o di laurea magistrale e un corso di master, di dottorato di ricerca o di specializzazione, ad eccezione dei corsi di specializzazione medica; un corso di dottorato di ricerca o di master e un corso di specializzazione medica.
Per Alessandro Fusacchia, membro della Commissione Cultura, la proposta serve a “sbarazzarci di un divieto anacronistico di quasi 90 anni fa. Diamo più opportunità a tutti i giovani di immaginare e costruire liberamente il proprio futuro di vita e professionale”.
La strada segnata vuole dare più opportunità senza limitare: “Con la legge doppia laurea – ha spiegato Fusacchia – ci si potrà formare contemporaneamente su ambiti anche molto distanti e prepararsi così meglio al mondo del lavoro. È una legge che darà un’opportunità a tutti e non solo a chi se la può permettere, abbiamo previsto esoneri dal pagamento delle tasse universitarie anche per la seconda iscrizione. Anche il sistema delle accademie di belle arti e dei conservatori è per una volta pienamente equiparato”.
Dopo l’approvazione della Camera, le reazioni politiche
Dopo l’approvazione della proposta di legge della Camera, sono arrivate anche le prime reazioni del mondo politico mai così d’accordo come in questo caso.
“Iscriversi a più corsi di laurea contemporaneamente sarà presto possibile anche in Italia: un grande risultato che consente al nostro Paese di fare un salto verso il futuro della formazione universitaria, in linea con il resto del mondo. Un risultato a portata di mano grazie alla determinazione e al lavoro che stiamo portando avanti con il Parlamento che da tempo ha messo al centro questi temi”, ha commentato la ministra dell’Università Maria Cristina Messa.
Anche Rossano Sasso, sottosegretario del ministero dell’Istruzione, si è espresso positivamente per l’approvazione all’unanimità: “La Camera ha approvato la proposta di legge che prevede l’abrogazione del divieto di iscrizione contemporanea a due corsi di laurea. Un provvedimento atteso da decenni, che cancella un vincolo profondamente ingiusto e fuori dal tempo, risalente addirittura a un Regio Decreto del 1933. L’Italia, finalmente, si allinea agli altri grandi Paesi europei e rende accessibile a tutti gli studenti quello che prima era un privilegio esclusivo di chi poteva pagarsi gli studi all’estero“.