Valentino Rossi, tutti i caschi speciali indossati nella sua carriera in MotoGP. Sono tanti, diversi, speciali, creativi e significativi. La carriera di Rossi sulle due ruote è stata unica.
Valentino Rossi, tutti i caschi speciali nella sua carriera in MotoGP
I caschi di Valentino Rossi sono veri capolavori che il grande pilota ha creato nel corso della sua lunga carriera in collaborazione con il grafico Aldo Drudi.
Sono diversi ed ognuno con il suo significato. divertenti, artistici ed originali. Sono tanti i caschi di Valentino Rossi: tutti diversi, speciali, creativi e significativi.
L’ultimo casco speciale di Rossi
Prima delle terze prove libere della sua ultima gara, Valentino Rossi ha mostrato il nuovo, ultimo casco della carriera riservato a Misano: completamente giallo, è dedicato a tutti i tifosi che hanno seguito il Dottore nei suoi 26 anni nel Motomondiale.
Il primo casco speciale di Rossi
La sua prima volta su una moto da Gran Prix a Misano risale al 1993, quando un quattordicenne Valentino – già fenomeno delle minimoto – è al debutto nel campionato Sport Production e prova sul circuito romagnolo in sella alla Honda RS 125 R del Team Pileri. Indossa ancora la tuta Dainese di papà Graziano e il casco ‘Arai Schwantz replica’, in omaggio al campione texano, iridato quell’anno in classe 500 e idolo del giovanissimo marchigiano.
Sole e luna sul casco del 2007
Nel 2007, Rossi ha vinto 7 Mondiali (tra tutte le classi) ed è già una divinità per gli appassionati, che colorano il circuito di ‘giallo Valentino’; come giallo è il Sole disegnato sul parte destra del suo casco AGV e il contorno alla luna sul lato destro, un grande classico della sua collezione firmata Aldo Drudi.
Nel 2008 omaggio alla sua terra
Nel 2008 viene eletto “sindaco per un giorno” dal Comune di Tavullia – in provincia di Pesaro-Urbino, a due passi da Misano – e Valentino rende omaggio al suo paese con il disegno di casa sua sul casco, che porta al trionfo.
Nel 2009, Rossi ironizza con il suo casco
Nel 2009, Valentino non si perdona Rossi la caduta nel GP precedente (Indiapolis) e si presenta al Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini con un asino sul casco!
Una sveglia sul casco nel 2010
Rossi nel 2010 non sta correndo secondo le proprie aspettative, è un po’ attardato da Jorge Lorenzo: ecco allora disegnata una sveglia sul casco, con tanto di orario di inizio delle prove.
Un 2011 nero per Rossi
Il 2011, il primo anno in Ducati, non è dei migliori per Rossi: così sul casco compaiono fulmini di rabbia, gatti neri e imprecazioni.
Il casco del 2013 omaggia l’amico Marco Simoncelli
Uno dei caschi più carichi di significato, quello dedicato all’amico Marco Simoncelli, tragicamente scomparso nel 2011 a Sepang e cui è intitolato il circuito riminese dal 2012, con le parole della canzone ‘Wish you were here’ (vorrei che fossi qui) dei Pink Floyd.
Nel 2016, altra invenzione di Aldo Drudi
Nel 2016, un’altra invenzione di Aldo Drudi: Valentino e Alessio ‘Uccio’ Salucci, l’amico di sempre, diventato i Blues Brothers sul casco.
Nel 2017, il ritorno a Misano con un casco cinematografico
Dopo aver saltato un giro… nel 2017 a causa delle fratture scomposte a tibia e perone della gamba destra, Valentino torna in Romagna con un altro casco ‘cinematografico’ creato da Aldo Drudi. Il casco di Valentino è ispirato chiaramente al film cult “Ritorno al Futuro” del 1985 diretto da Robert Zemeckis con la scritta gigante “Back to Misano”.
Nel 2019, l’omaggio culinario a Misano
È lo stesso designer Aldo Drudi a spiegare il casco: “L’idea era chiara: raffigurare la piadina, il cibo tipico di questa area dell’Italia”. Piadine di diversi gusti: al salame, con lo squaquerone.
2020 e 2021: un segno del destino sui caschi di Rossi
Nel 2020, una gigantesca pillola di viagra con il numero 46 inciso. Mentre l’anno successivo un fiocco rosa per la nascita della figlia avuta con Francesca Sofia Novello. Un segno e un messaggio collegato del dottore.
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