Eleonora Pedron ha ricordato il dolore delle tragiche morti del padre e della sorella maggiore in un intervista a Verissimo. La showgirl classe 1982 ed ex Miss Italia 2002 si è svelata alla conduttrice Silvia Toffanin, in occasione della pubblicazione del libro L’ho fatto per te.
Eleonora Pedron ricorda il padre e la sorella: “Ho provato a lenire il dolore”
La showgirl ed ex Miss Italia 2002 Eleonora Pedron ha rilasciato una commovente intervista ai microfoni di Verissimo, su Canale 5, in cui ha raccontato il dolore per le premature morti del padre e della sorella maggiore. Aveva solo nove anni quanto sua sorella Nives, a soli quindici anni, venne coinvolta in un incidente stradale tra un camion e l’utilitaria di famiglia. Nives morì tragicamente in un letto d’ospedale, dopo un mese di coma: “Mia mamma era già tornata dall’ospedale quando arrivò la telefonata in cui ci dissero che Nives non c’era più. Io avevo solo 9 anni, ma avevo capito benissimo. Volevo far finta di non capire cosa volesse dire andare in cielo. Da quel momento ho dormito sempre nel suo letto, come per lenire quel dolore“.
La vita di Eleonora Pedron fu scossa da un altro pesante lutto pochi anni dopo. Il 13 Maggio 2002 Eleonora è coinvolta in un altro drammatico incidente d’auto insieme al padre Adriano. Erano di ritorno da un provino sostenuto da velina per Striscia la Notizia: “La decisione di andare in auto era stata presa il giorno prima mio padre era felicissimo di potermi accompagnare, fu lui a voler cambiare il turno al lavoro per far in modo di riuscire a essere con me. Quando il provino finì mi disse che mi avrebbero preso: poi ricordo solo la sua voce che chiamava il mio nome. Ce l’ho ancora bene in testa: voleva assicurarsi di avermi salvato“.
Il coraggio e la fede di Eleonora: “Un giorno li rivedrò, mia madre ora è il mio punto di riferimento”
In un’intervista struggente, che ha commosso la conduttrice Silvia Toffanin, Eleonora Pedron ha ricordato gli ultimi momenti di suo padre: “Mia mamma non aveva voluto, perché mio papà aveva riportato un grosso trauma alla testa, dopo l’operazione aveva la testa deformata. Mia madre mi aveva detto «Io voglio che tu conservi l’immagine di tuo padre così com’è». Ho voluto esserci perché non mi sembrava giusto. Non potevo mancare anche se non riuscivo a camminare. Avevo riportato una frattura al bacino e sono rimasta a letto un mese ferma immobile. Però volevo essere li con lui.”
L’ex Miss Italia, con la voce rotta, racconta di essere riuscita a superare il lutto anche grazie alla sua fede, ed è certa che un giorno riuscirà a riabbracciare i cari che ha perso: “In questo mi ha aiutato molto la fede. Io sono convinta che li rivedrò. Sono convinta che li riabbraccerò. Altrimenti non avrebbe senso la vita. Non saprei spiegarmi cosa facciamo qui se tutto finisce. Quell’amore lì, quello vero, quello profondo quell’amore che viene dall’anima non muore e non morirà mai. Continua e da un seguito”.
La showgirl vede poi nei figli una grande fonte di forza, sebbene rimpianga non aver potuto farli conoscere al padre e alla sorella: “Provo rabbia a non poter pranzare tutti insieme la domenica. Provo rabbia al pensiero che i miei figli non abbiano potuto conoscere un nonno e una zia così speciali. Ma con la rabbia non si vive. Quando sono nati Inés e Leon ho avuto un messaggio chiaro dalla vita: loro mi hanno dato ancora più forza“.
Un pensiero va anche alla madre: “Ora è lei il mio punto di riferimento, è lei che mi ha insegnato i veri valori della vita”. Eleonora Pedron guarda con coraggio e speranza al futuro: “Non posso provare senso di colpa, doveva andare così. So che un giorno qualcosa di bello accadrà, e cancellerà tutto il resto. Rivedrò mio padre e mia sorella.”
Il libro sulla sua vita: “Si può vivere nonostante il dolore”
Il 13 Ottobre Eleonora Pedron ha pubblicato con Giunti Editore L’ho fatto per te. Nel libro la showgirl ripercorre i lutti della sua vita e racconta il percorso che le ha permesso di superarli e continuare a vivere: “Quando ho deciso di scrivere questo libro, volevo raccontare la mia storia perché mi esplodeva dentro. Ma anche perché ero convinta che potesse servire a qualcuno, potevo far comprendere che ci si può rialzare, si può sperare, si può vivere, nonostante. Nonostante il dolore più grande che ti possa capitare.”