“Casa Roma, Una Casa per Tutti” rappresenta un nuovo modello di ospitalità, il primo esempio di struttura ricettiva innovativa in materia di abbattimento delle barriere architettoniche. Il progetto, unico nel suo genere, è stato presentato questa mattina alla stampa, nelle sale di Palazzo Colonna, alla presenza di S.E. Mons. Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione. “La “Piccola Casa” che il Cottolengo aveva pensato per l’accoglienza dei più deboli ed emarginati si presenta oggi come reale frutto della Provvidenza in Casa Roma. Una struttura di accoglienza che permette a Roma, in vista del Giubileo 2025, di fare da apripista perché in Italia e nel mondo sia superata definitivamente ogni forma di barriera che impedisce alle persone di vivere con serenità la propria disabilità. Progetti come questo sono capaci di creare e costruire una vera e propria cultura dell’accoglienza”.
“Casa Roma”: un progetto inclusivo
A sostenere la validità del progetto è intervenuto anche il Ministro del Turismo, On. Massimo Garavaglia. “Il progetto Casa Roma è semplicemente perfetto perché riesce a coniugare l’accessibilità con il bisogno del turismo di intercettare nuove fasce di clientela. Riuscire in una sola struttura a non separare i disabili è la mossa vincente che vogliamo diventi lo standard. Le risorse che mettiamo nel PNRR vanno in questa direzione”. Dello stesso avviso la Senatrice Erika Stefani, Ministro per le Disabilità, impegnata in Senato per la discussione del Ddl Zan ma che ha voluto testimoniare la sua vicinanza con questo messaggio: “Casa Roma è l’esempio perfetto del tipo di sinergia fra enti e settori diversi con l’obiettivo ultimo di garantire il diritto all’inclusione e all’accessibilità. Il mix di co-progettazione e la collaborazione permetterà la realizzazione di una struttura all’avanguardia che potrà essere di esempio e di ispirazione anche per altre realtà in vista del prossimo Giubileo”.
“Casa Roma” garantisce standard di servizio elevati e accessibilità per tutti. L’iniziativa ha origine dall’incontro della Piccola Casa della Divina Provvidenza – Cottolengo e Xenia S.p.A. Società Benefit, dal quale è emersa la reciproca volontà di realizzare una struttura ricettiva aperta a tutti. “Casa Roma, è l’idea che diventa realtà”, ha dichiarato Padre Carmine Arice, Padre Generale della Piccola Casa della Divina Provvidenza. “Tutti noi apparteniamo a questa comunità con eguale dignità, <<ero forestiero mi avete ospitato>> (Matteo 25, 34-36). Un luogo dove bellezza e armonia creano le condizioni migliori per sentirsi accolti. Una casa per un nuovo umanesimo”.
“Per un’impresa come Xenia – ha dichiarato Ercolino Ranieri, Presidente e Amministratore Delegato di Xenia S.p.A. SB che ha il turismo e l’ospitalità come vocazione e che da oltre trent’anni ne ha fatto il proprio business – Casa Roma è un progetto che conferisce un senso nuovo alla storia aziendale e apre un orizzonte dai paradigmi molto diversi”.
Passione e determinazione hanno caratterizzato l’intervento dell’ On. Giusy Versace, della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, la quale ha sostenuto che “Tante persone con disabilità rinunciano alle vacanze in Italia per la carenza di strutture pienamente accessibili. Il progetto Casa Roma è un modello e un esempio da seguire di ospitalità accessibile a tutti, senza alcuna barriera.
“Casa Roma”: un progetto innovativo
Lo sguardo è stato rivolto anche al Giubileo del 2025 e dai flussi turistici verso la Capitale. “Un progetto nuovo che va sostenuto e anche promosso su più larga scala”, ha dichiarato Daniele Leodori Vice Presidente della Regione Lazio “Sono convinto che si tratti di una esperienza da mutuare perché non resti un fortunato caso isolato, ma venga offerta la possibilità a un ventaglio sempre più ampio di persone di visitare, per turismo o per lavoro, una città bella come la Capitale e di poterlo fare ospiti di una struttura non solo moderna e accogliente, ma con standard elevati di accessibilità per tutti. Le barriere di qualsiasi tipo vanno abbattute, con coraggio e determinazione, perché la disabilità non deve mai essere considerata e percepita come un limite, ma come una risorsa. Alle istituzioni il compito di lavorare in sinergia e mettere in campo politiche attive che siano in grado di andare speditamente in questa direzione”.
La cultura dell’accoglienza cambia e volge verso un’offerta sempre più personalizzata e flessibile. Casa Roma offre 80 camere, spazi per incontri ed eventi, palestra e centro benessere. Gli spazi sono accessibile a tutti, concepiti e progettati con design innovativo e livelli elevati di bellezza e funzionalità. A parlare di normalizzazione della vita delle persone con disabilità è stata infine Suor Veronica Donatello, Responsabile del Servizio Nazionale per la Pastorale delle Persone con Disabilità della CEI, “Casa Roma rappresenta non soltanto l’apertura di una struttura di accoglienza. Casa Roma è qualcosa di più nel processo di normalizzazione della vita delle persone con disabilità. È l’occasione di offrire a tutti le stesse opportunità: a chi viaggia e può trovare un’ospitalità adeguata, a chi si sposta per lavoro e può contare su un luogo accessibile, a chi semplicemente vuole trovare accoglienza senza preoccuparsi degli ostacoli. L’augurio è che tante altre realtà vogliano seguire il cammino tracciato da Casa Roma: togliere ogni barriera fisica e sensoriale per consentire a ciascuno di noi di realizzarsi appieno e sentirsi a casa”.
Casa Roma accoglie persone in viaggio per lavoro, per turismo o che raggiungono la Capitale per motivi di salute. Casa Roma, senza barriere architettoniche, rappresenta una soluzione nuova per un soggiorno a Roma. Lo faccio anch’io se lo possono fare tutti.