Il leader del carroccio ha bloccato l’ipotesi di sfiducia nei confronti dell’assessore al Welfare. Ora anche il rimpasto si allontana
Salta il blitz dell’opposizione contro Giulio Gallera. L’assessore al Welfare di Regione Lombardia si salverà dalla mozione di sfiducia presentata dal Movimento 5 Stelle. Il motivo? Matteo Salvini. Secondo quanto può riferire true-news.it il leader della Lega è stato chiaro con i “suoi” anche durante l’ultima riunione di venerdì: se votate contro Gallera trovatevi un altro partito perché io non vi candido più. Di fronte al secco aut-aut del leader del Carroccio sono rientrati anche i malumori più forti di queste settimane rispetto alla figura di Gallera. Mentre sia Gianluca Comazzi che Fabrizio Sala, rispettivamente il capogruppo di Fi e il capodelegazione azzurro, non hanno alcun interesse a “colpire” il loro assessore. Una sconfitta per l’opposizione in Regione. Che infatti avrebbe voluto una votazione immediata già due settimane fa, per prendere in controtempo la maggioranza e impedire al centrodestra di avere il tempo di ricompattarsi attorno al nome di Gallera in base alle indicazioni di Salvini.
Se l’assessore al Welfare sembra salvo dalla tempesta che lo stava per travolgere, tutt’altro discorso invece per un rimpasto interno alla giunta che si prefigura come più ampio di quanto immaginato. I primi rumors parlavano di sole due “caselle” dentro la giunta di Attilio Fontana a rischio. Ora le figure in discussione sono addirittura sei. Ma sarà un rimpasto diverso dal solito: nessuna scelta-lampo come immaginato da tanti. Questa volta la Lega si è lanciata in una crisi al buio, senza ipotesi di sostituzione per nessuna delle “caselle” afferenti a Forza Italia e questo allungherà necessariamente i tempi. Tanto che Mariastella Gelmini starebbe fortemente spingendo per un rinvio. A quando? Non si sa. Forse anche oltre gennaio. Il nodo cruciale è quello delle deleghe: fin tanto che non verrà trovata la quadra sulle deleghe alla sanità e allo sviluppo economico tutto rimarrà in alto mare. E ciò che sembrava scontato – l’addio di Gallera alla giunta – adesso invece lo è molto meno.