Roma, continua l’epopea della casa occupata: l’anziano proprietario non può ancora rientrare. Non c’è pace per l’86enne Enrico di Lalla, fuori da casa sua da tre settimane a causa di un’occupazione abusiva. I Carabinieri hanno sgomberato l’appartamento ma hanno posto i sigilli all’ingresso: l’anziano dovrà aspettare ancora qualche giorno.
Roma, l’epopea della casa occupata: anziano per tre settimane fuori
L’86enne Enrico di Lalla dovrà aspettare ancora per tornare in possesso del proprio appartamento. Tre settimane fa, l’anziano si era recato in ospedale per una visita medica, per poi ritrovarsi la casa occupata. Una donna, poi identificata come una giovane di 28 anni residente nel campo di Via Gordiani, aveva abusivamente occupato il suo appartamento a Roma, nel quartiere Don Bosco, cambiando persino la serratura. Enrico di Lalla chiamò subito le forze dell’ordine, denunciando l’accaduto ma non ottenendo alcun risultato immediato: in assenza di un furto in corso, non si è potuto procedere allo sfratto forzato. Per procedere era necessario l’ordine di un giudice: “Questa persona ha detto che mi conosce, che le ho affittato casa, ma sono sciocchezze. Ha cambiato anche la serratura per non farmi entrare”.
L’anziano è rimasto fuori casa dal 13 Ottobre, con i Carabinieri che son riusciti a sgomberare l’appartamento solo lo scorso venerdì. Al loro arrivo, la donna aveva già lasciato la casa. L’86enne ha ritrovato la sua abitazione completamente distrutta, rischiando un malore alla vista delle condizioni in cui versava casa sua. Lo racconta al Corriere: “Centinaia di sigarette spente sul tavolo. Pipì di cane sparsa dappertutto. La cera delle candele sciolta sul pavimento e sopra i mobili. Piango per i miei ricordi andati in fumo. Ma ringrazio chi alla fine mi ha aiutato a riavere almeno le mura”.
Enrico di Lallo ancora fuori: si attende lo sblocco giudiziario
Nonostante i danni, Enrico di Lalla era comunque sollevato di poter rientrare finalmente a casa: “La fine di un incubo”. L’anziano ha però cantato vittoria troppo presto. Questo venerdì i Carabinieri hanno riaccompagnato l’86enne fuori dall’appartamento e hanno apposto i sigilli all’ingresso. Secondo le disposizioni del giudice, l’immobile è al momento sequestrato. Enrico di Lalla è stato nominato custode della casa, ma prima di rientrarne ufficialmente in possesso dovrà disporre alcuni documenti e attendere lo sblocco giudiziario. La richiesta è stata già formalizzata dal suo legale, Alessandro Olivieri.
L’86enne non si è lasciato avvilire da quest’ultima beffa. Al Messaggero, ha dichiarato: “Se l’avvocato mi ha detto che devo stare tranquillo, mi rassereno. Evidentemente serviva anche quest’altra procedura per riavere la casa. Ho aspettato tanto, aspetterò ancora qualche altro giorno. Mi arrendo di fronte ai meccanismi della giustizi”.