Home Economy Pensioni: fare l’estetista è usurante, lo chef e il necroforo invece no

Pensioni: fare l’estetista è usurante, lo chef e il necroforo invece no

Chef

A protestare con più forza sono gli chef, che, favoriti dalla risonanza mediatica che la loro professione sta avendo, complici i vari programmi televisivi di cui sono protagonisti, riescono a far arrivare la propria voce sui giornali. Ma a lamentarsi dalla esclusione dalla platea dei lavori ritenuti gravosi e usuranti, che la legge di bilancio 2022 ha ampliato, sono anche altre categorie, come, ad esempio, i portalettere e gli insegnanti di scuole medie e superiori, che ritengono ingiusto che la possibilità di andare anticipatamente in pensione venga riconosciuta solo ai loro colleghi delle elementari e delle scuole d’infanzia.

Uscita anticipata dal lavoro: cosa dice la legge di bilancio 2022

La legge di bilancio 2022 (approdata il 16 novembre in Senato), approvata dal Consiglio dei ministri il 28 ottobre scorso, ha previsto l’uscita anticipata dal lavoro per nuove categorie di lavoratori che svolgono mansioni ritenute pesanti e faticose, sia a livello fisico, sia mentale. I gruppi di attività individuate passano da 15 a 27 gruppi per un totale di 221 mansioni, secondo i calcoli del Dipartimento Politiche Previdenziali della Cgil e di Fondazione Di Vittorio. Chi svolge queste mansioni potrà richiedere la pensione a partire dai 63 anni utilizzando l’indennità garantita dall’Ape sociale (al massimo 1.500 euro lordi al mese), a condizione di aver versato 36 anni di contributi e di aver svolto la stessa mansione usurante per sei anni negli ultimi sette di lavoro oppure per sette anni negli ultimi 10 di lavoro.

La nuova lista di lavori usuranti: operatori dell’estetica, portantini, benzinai…

La nuova lista di lavori usuranti comprende, tra gli altri, operatori dell’estetica, operatori sanitari qualificati, portantini, forestali e verniciatori industriali benzinai, macellai, panettieri, saldatori, falegnami, magazzinieri, tassisti, conduttori di autobus e tranvieri, commessi, cassieri. Ma lascia fuori, appunto, altre professionalità, il cui lavoro invece meriterebbe di essere riconosciuto come usurante.

Mestieri usuranti: cuochi esclusi dall’elenco

Partiamo proprio dai cuochi. Stare per ore in piedi davanti ai fornelli comporta sollecitazioni continue a carico di gambe e schiena. Secondo alcuni studi scientifici, pubblicati su riviste scientifiche, sostiene Giuseppe Ferraro, responsabile dipartimento Lavoro della Fic (Federazione italiana cuochi) “per chi lavora in cucina anche bocca, circolazione sanguinea e stress sono sensibili”. Ad essere sotto accusa, poi, sono i turni prolungati, gli orari disagiati, lavorare spesso in spazi angusti, e la conseguente riduzione della vita di relazione.

Insegnante: alle elementari è usurante, alle medie no

Che cosa dire poi degli insegnanti? Perché riconoscere solo il lavoro delle maestre elementari come usurante e non quello di chi siede in cattedra in una scuola media avendo a che fare con la fase più delicata dello sviluppo psicofisico dei ragazzi? Mentre gli insegnati del primo ciclo ora, una volta raggiunti i 63 anni di età con 30-36 anni di contributi, a seconda dei casi, potranno lasciare la cattedra, ci sono loro colleghi di medie e superiori che dovranno aspettare il compimento dei 67 anni di età. Continuando a operare in un ambiente, giusto per fare un esempio, dove si registra il maggior numero di casi di bullismo se si guarda alla fascia d’età.

Pensione anticipata: esclusi anche i portalettere

Altra categoria esclusa sono i portalettere. E’ vero, la corrispondenza tradizionale è quasi scomparsa, sostituita dalla posta elettronica, ma il lavoro per loro non è affatto diminuito. Anzi. In alcune zone è perfino aumentato da quando gli operatori, Poste italiane in testa, hanno acquisito commesse per la consegna di pacchi da parte di operatori dell’e-commerce come Amazon. Passare ore a cercare indirizzi, citofonare, farsi firmare la ricevuta di consegna e con qualsiasi condizione meteo non è un lavoro che usura e che non dovrebbe essere più svolto dopo una certa età?

Persino il necroforo non è considerato attività usurante

Fuori dal radar dei lavori ritenuti usuranti rimane tutto quello che ha a che fare con il “dopo”. Pensiamo ai necrofori: trascorrere un’intera esistenza lavorativa a inumare salme (quando non si accumulano in attesa di sepoltura, come accaduto a Roma e Palermo) non mette a rischio la tenuta psico-fisica degli addetti ai servizi cimiteriali? Senza sottovalutare che ad ogni sepoltura, per quanto un operatore possa averci fatta l’abitudine, c’è sempre il carico di dolore dei parenti al quale è difficile rimanere indifferenti. Altra figura professionale che non risulta inserita tra quelle dei lavori usuranti è quella dell’educatore di comunità. Avere a che fare per tutta la vita lavorativa con il disagio o con le dipendenze non è una goccia che scava la roccia di qualsiasi esistenza e che potrebbe considerarsi abbondantemente erosa dopo i 62 anni di età?

Restano fuori dalla lista anche i fisioterapisti

Lamentano l’esclusione dalla platea di lavori usuranti anche i fisioterapisti. Scrive una di loro sul sito pensionipertutti.it: “Secondo voi il lavoro di fisioterapista non é usurante? A livello psicologico e fisico. Il fisioterapista domiciliare ha a che fare con letti bassi con il morbo di Halzeimer tetraplegici. Abbiamo ernie discali tunnel carpali usura di tutte le articolazioni e non stiamo nei lavori usuranti. Purtroppo non abbiamo un sindacato forte che ci appoggia”.

C’è infermiere ed infermiere…

C’è poi sullo stesso sito una ingiustizia fatta rilevare a proposito degli infermieri: “Nei lavori usuranti hanno inserito l’infermiera, ma solo se fai i turni: io ad inizio carriera ho fatto i turni, poi sono passata in Sala Operatoria per quasi 30 anni, per problemi fisici non posso più lavorare in Sala Operatoria e sono passata in Oncologia: dopo 41 anni di servizio per i politici il mio percorso lavorativo non è usurante! Da una vita sempre a contatto con malattie e morte, con tutti i tipi di liquidi biologici, con le malattie infettive! La schiena, le mani ed altro sono logore per i pesi che si sollevano giornalmente, la mancanza cronica di personale… Ma non è usurante”. Tra i lavori usuranti non rientra quello svolto dai vigili del fuoco. Ma molto probabilmente solo perché per loro – come per poliziotti, carabinieri, finanzieri,vigli urbani guardie giurate – l’età della pensione è già adesso più bassa, 62 anni.