Sarà una squadra “a termine”. In carica fino al 31 dicembre del 2026. Ventitre funzionari, di cui tre dirigenti, con il compito di “assicurare il coordinamento delle relazioni tra Amministrazioni statali titolari di interventi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e gli enti territoriali”. Palazzo Chigi lo ha chiamato il “Nucleo PNRR Stato-Regioni”. Dal punto di vista formale è l’articolo 33 del Decreto Legge recante “Disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose” appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Il “nucleo” del Dipartimento per gli Affari regionali
Operativamente il “Nucleo” è stato istituito presso il Dipartimento per gli Affari regionali e le Autonomie della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Saranno dotati di 110mila euro per i pochi mesi che segnano la fine del 2021 e, dall’anno prossimo, la dotazione finanziaria salirà a 1,6 milioni di euro per poter far funzionare la macchina, anche avvalendosi di supporto e consulenze da parte di società (a prevalente partecipazione pubblica) e di contingenti di esperti pur nei limiti massimi di spesa di 300mila euro l’anno.
Riflettori sui progetti a maggior rilevanza strategica
La “squadra dei 23” avrà il compito di curare l’istruttoria dei “tavoli tecnici di confronto settoriali con le Regioni, le Province Autonome di Trento e Bolzano e gli enti locali” in particolare prestando supporto nel progetto considerato a maggior rilevanza strategica per ciascuno di loro e denominato “Progetto bandiera”.
Un team al lavoro soprattutto per i piccoli Comuni
Nell’idea del Governo la nuova struttura di raccordo dovrà servire in particolare i piccoli comuni, i comuni insulari e quelli delle zone montane. Con lo scopo di condividere con le competenti strutture della Presidenza del Consiglio dei ministri le informazioni raccolte e comunicare le attività svolte mediante la gestione di uno spazio web informativo dedicato sia ai tavoli di coordinamento quanto alle attività di assistenza.
Pnrr: i “23” sono ancora da scegliere
I nomi che formeranno il “Nucleo Stato-Regioni” ancora non sono pubblici ma le figure potranno essere individuate anche tra il personale di altre amministrazioni pubbliche con esclusione di docenti, insegnanti e personale tecnico-amministrativo delle istituzioni scolastiche e del Ministero dell’Economia e delle Finanze già collocati in posizione di comando o fuori ruolo.