Ha suscitato più di una perplessità (e qualche imbarazzo) la visione del secondo episodio di Man in the middle, la produzione firmata Uefa che viene rilasciata in queste settimane e che racconta il punto di vista degli arbitri. Format interessante, che fa largo uso di audio inediti dei dialoghi tra direttore di gara, assistenti e Var in alcune delle partite calde delle ultime due stagioni di Champions League. A tratti auto assolutorio (quasi sempre vengono mostrate decisioni giuste), ma comunque un documento da non perdere visto che consente di violare uno dei santuari più difficili da espugnare: la segretezza di quanto accade in campo e che porta alla decisione dell’arbitro.
La perplessità nasce da quanto contenuto in mezzo alla seconda puntata quando Man in the middleracconta la storia di Chelsea-Ajax, sfida del girone di Champions League giocata nel novembre 2019 a Stamford Bridge e finita 4-4. Di questa partita si erano già occupati i tabloid e i giornali olandesi, questi ultimi decisamente poco convinti della direzione di gara del nostro Gianluca Rocchi. Tema del contendere, il rigore con doppia espulsione a mezz’ora della fine che aveva consentito al Chelsea di avviare la rimonta e lasciato l’Ajax in nove uomini. Episodio cruciale di una partita decisiva in un girone finito con l’eliminazione dei lancieri di Amsterdam per un solo punto costato almeno una dozzina di milioni di euro.
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(DA 27’00” A 28’30”)
Bene. Dall’ascolto degli audio pubblicati dalla Uefa si scopre oggi che una delle due espulsioni fu chiamata direttamente dal Var. “Devi ammonire anche il 3” si sente dire da voce stentorea e impossibile da non riconoscere. Ammonire che, nel caso del numero 3 significa espellere avendo sulle spalle già un cartellino giallo. La risposta di Rocchi dal campo: “Ok, va bene… Ma sei d’accordo con il rigore, Paolo?”. Paolo, quello della voce stentorea dalla sala Var, altri non è che Paolo Valeri. A un ascolto appena più che superficiale emerge così che il Var, da protocollo muto se non in rarissime occasioni, almeno a Londra ha arbitrato con e al posto dell’arbitro. Tutto normale? No. Soprattutto se a sdoganare l’errore è un prodotto video passato al setaccio dalla Uefa. Se poi si pensa che quel Paolo (Valeri) è lo stesso Paolo (Valeri) al Var nel famoso Inter-Juventus dell’aprile 2018 i conti non tornano. Nella notte del rosso mancato a Pjanic che, forse, decise lo scudetto togliendolo al Napoli di Sarri, la spiegazione ufficiale data al silenzio di Valeri davanti alla topica di Orsato in campo è sempre stata che il Var non può mai e non è mai intervenuto per ‘suggerire’ un’ammonizione. Man in the middle dice il contrario. Chissà se il capo degli arbitri Uefa (il torinese Rosetti), quello italiano (Rizzoli) e Napoli hanno qualcosa da dire…