La variante Delta plus preoccupa i virologi italiani. Ma con che sintomi si manifesta, che diffusione ha in Italia e può essere neutralizzata dal vaccino?
Variante Delta plus: cosa è
La variante Delta plus è una variante del ceppo originario del Sars-CoV-2, sviluppatasi in India con il nome scientifico di AY.4.2. Secondo quanto affermato dal presidente della Società italiana di virologia, Arnaldo Caruso, sarebbe “50 volte più forte rispetto al ceppo originario“, e si starebbe diffondendo velocemente in Gran Bretagna proprio perché particolarmente “efficiente nella replicazione“.
In particolare, “sembrerebbe che questa nuova variante Delta“, precisa l’esperto ad Adnkronos, oltre ad alcune mutazioni nella proteina Spike utilizzata dal coronavirus pandemico per ‘agganciare’ le cellule bersaglio, “abbia anche una mutazione di una proteina interna, una proteina N o nucleoproteina, che potrebbe contribuire a renderla più aggressiva“.
La diffusione in Italia della variante
Rispetto alla variante Delta oggi dominante, la Delta plus “è ancora minoritaria in Italia“, sottolinea Arnaldo Caruso. “Però in Inghilterra si sta diffondendo notevolmente, dimostrando di essere in grado di ‘prendere la scena’. Guardando a quello che sta avvenendo in Inghilterra“, secondo l’esperto, la nuova variante “potrebbe anche in futuro diventare dominante“.
A esprimere un ulteriore parere sulla questione è Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Robeto Speranza, che così commenta a Repubblica la diffusione della mutazione. “È già stata isolata in alcune Regioni del nord e centro Italia, anche a Roma, ancora per fortuna in numero di casi limitati. La previsione è che in Gran Bretagna diventerà predominante nel giro di due mesi e, a cascata, come è sempre avvenuto, si affermerà anche in Italia visto anche il notevole interscambio che il nostro Paese continua ad avere con il Regno Unito. È vero che chi arriva deve fare il tampone, ma proprio la maggiore diffusività della Delta Plus rende urgente escludere il tampone rapido tra i criteri di concessione del Green Pass“.
Pericolosità della variante Delta Plus
Ma la variante Delta plus è più pericolosa della variante Delta, predominante? “Per fortuna sembra di no“, risponde Ricciardi a Repubblica. “In inghilterra (dove è già diffusa al 15-20 %) non sono state rilevate conseguenze più pesanti per chi contrae la malattia né tantomeno una maggiore letalità. Ripeto, il pericolo consiste nella maggiore diffusività del virus. Da qui la necessità di correre con le terze dosi e di insistere con le prime in quella fetta ancora grande di popolazione che non si è immunizzata“.
E rispetto alla capacità del vaccino di fare scudo alla mutazione, il virologo Fabrizio Pregliasco dice ad Adnkrons: “Non c’è questa grossa perdita di protezione“. “Si è visto un abbassamento di efficacia – precisa l’esperto – anche con la variante Delta e ad oggi non c’è una grossissima differenza” con la mutazione. I vaccini comunque “proteggono e lo dimostra anche l’Inghilterra dove c’è una grossa parte” dei contagi causati dalla nuova variante.
I sintomi della mutazione AY.4.2.
Tuttora non è ancora noto se la variante Delta Plus scaturisca dei sintomi particolari in chi ne è affetto. L’infezione si presenterebbe infatti in forma simile a quella causata dagli altri ceppi di Coronavirus. I principali sintomi dunque, nella maggior parte delle persone che sviluppano il Covid-19 in maniera sintomatica, sono:
- temperatura elevata
- tosse persistente
- perdita o cambiamento dell’olfatto o del gusto.