Rudy Guede torna libero, anche formalmente, per fine pena. Infatti è da quasi un anno che l’unico condannato per l’omicidio di Meredith Kercher è uscito dal carcere. A inizio 2020 gli era stato concesso l’affidamento ai servizi sociali. Oggi è definitivamente un uomo libero.
Rudy Guede torna libero
Rudy Guede ha scontato la sua condanna di 16 anni di reclusione e, dopo quasi 12 mesi di servizi sociali, è tornato libero. A lui fu imputato l’omicidio di Meredith Kercher, “in concorso” con persone rimaste sconosciute. La morte della ragazza avvenne in circostanze ancora in parte misteriose la sera del primo novembre 2007 in una casa di Perugia. E pur non negando la sua presenza nell’abitazione, Rudy Guede dichiarò sempre la sua estraneità alla triste vicenda.
La versione dei fatti del condannato
Secondo quanto ricostruito, la notte dell’omicidio Rudy Guede scappò dalla casa di Meredith, raggiungendo la Germania. La polizia, arrivando alla sua identificazione attraverso l’impronta di una mano insanguinata e tracce di Dna, lo arrestò nello Stato tedesco il 20 novembre 2007. Condotto in Italia, Rudy Guede fu l’unico dei coinvolti nella vicenda a essere processato e condannato con rito abbreviato, seppur lui sostenesse di aver cercato solo di soccorrere la studentessa inglese, accoltellata mentre lui era in bagno. Gli altri due imputati, Amanda Knox e Raffaele Sollecito, sono stati assolti in via definitiva dalla Cassazione.
La riabilitazione in carcere di Rudy Guede
In carcere Rudy Guede si è laureato (con 110 e lode) in Scienze storiche del territorio e della cooperazione internazionale, proseguendo poi gli studi di narrazione cinematografica. Nel 2020, dopo circa 16 anni di reclusione, gli è stato concesso l’affidamento ai servizi sociali. In questo modo il condannato ha potuto svolgere volontariato senza dover tornare a dormire in carcere, lavorando alla Caritas e come bibliotecario presso il Centro studi criminologici di Viterbo. Oggi, 23 novembre 2021, Rudy Guede torna anche formalmente libero per fine pena.
Le dichiarazioni di Raffaele Sollecito
“Per le sue bugie Amanda e io abbiamo rischiato la condanna“, ha commentato Raffaele Sollecito, assolto in via definitiva insieme ad Amanda Knox per l’omicidio di Meredith Kercher. “Mi dispiace solo che non si sia mai pentito di quello che ha fatto, di aver ammazzato una povera ragazza. Mi dispiace che sono stato quattro anni in carcere e io e Amanda abbiamo rischiato di essere condannati a una pena per una cosa che non abbiamo fatto anche grazie alle sue bugie“. E ha aggiunto: “Davanti alla televisione ha cambiato le sue dichiarazioni cercando di mettere in mezzo la mia figura e quella di Amanda in questo delitto“.