Chi è Greta Beccaglia oggi? La giornalista sportiva 27enne, inviata di Toscana TV è stata palpeggiata da un tifoso all’uscita dallo stadio Castellani di Empoli, mentre svolgeva il suo lavoro. Una vera e propria molestia in diretta tv nel weekend in cui la Serie A aderisce alla campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne.
Chi è Greta Beccaglia oggi: la deplorevole molestia in diretta TV (video)
Greta Beccaglia, giornalista sportiva di 27 anni di Toscana TV, è stata vittima di un episodio increscioso. L’inviata si trovava fuori lo stadio Castellani di Empoli, per raccontare l’umore dei tifosi nel post-partita di Empoli-Fiorentina. Dietro di lei si intravedono già gruppi sparsi di spettatori che escono dallo stadio. Uno dei tifosi di passaggio ha deciso di cogliere l’occasione per accostarsi a lei e darle una pacca sul sedere. Una molestia inaccettabile in diretta televisiva che ha sconvolto la giornalista: “Scusami, non puoi fare questo, mi dispiace”.
È un gesto indifendibile, che avviene proprio nel weekend in cui la serie A aderisce alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne 2021. Diversi calciatori si sono presentati in campo con un segno rosso sulle guance, per tentare di sensibilizzare il pubblico sull’importanza di combattere gli abusi e le violenze contro le donne. Un messaggio che, a quanto pare, non ha fatto breccia nell’irrispettoso molestatore.
Greta Beccaglia: “Hanno dato la colpa al mio abbigliamento, è inaccettabile. Sporgerò denuncia”
Greta Beccaglia ha condiviso uno sfogo sull’accaduto sul suo profilo instagram: “Terminata la diretta della partita sono uscita dallo stadio per aspettare i tifosi. Purtroppo hanno iniziato a urlarmi cose non carine mentre io ero a lavoro, mentre io ero in diretta e uno di loro si è anche permesso di tirarmi uno schiaffo sul culo. Non è stato un collegamento molto bello per me. Ho provato anche ad andare avanti e a sorridere. Adesso invito tutti quelli che riconoscono la persona che si è comportata in quel modo a scrivermi anche in privato così la denuncio“.
Oltre al danno, la beffa: alcuni hanno provato ad appioppare la colpa al suo abbigliamento: “Mi hanno perfino detto che avevo un abbigliamento provocante. Avevo un jeans e un giubbotto… mi scoccia anche doverlo dire. Una cosa del genere è inaccettabile, in particolare nel 2021 quando una ragazza come me si fa un mazzo così per diventare giornalista, per raggiungere il suo obiettivo e queste persone non esistono”.
Il giornalista Micheletti: “Non te la prendere”. E il web si indigna.
Dallo studio arrivano commenti paternalistici da parte del giornalista Giorgio Micheletti, che invita Greta a “non prendersela”. Come se fosse normale aspettarsi un gesto del genere ed una colpa reagire. Il tentativo di minimizzare l’accaduto da parte di Micheletti ha provocato reazioni indignate sui social e una condanna da parte dell’Ordine dei Giornalisti. Il presidente dell’Ordine della Toscana Giampaolo Marchini ha commentato così: “Chi era in studio, invece di condannare il gesto e il molestatore, ha invitato la collega a non prendersela. Verso di lei non è stata sentita nessuna parola di solidarietà da parte del conduttore”.
Micheletti, da parte sua, si è difeso: “La solidarietà a Greta è stata manifestata in forma concreta durante la diretta, non immediatamente a ridosso del fatto. La frase che ha fatto imbestialire il mondo dei social è stata ‘Non te la prendere’, e il mio ‘Non te la prendere’ è stato detto solo per non mandarla nel panico. Non per sminuire il fatto. Se estrapolata, può sembrare sminuente, ma non è stato così. Io mi sono preoccupato anzitutto del benessere psicologico di Greta. Poco dopo, esattamente due minuti dopo il fattaccio, ho detto quello che pensavo sull’accaduto e del protagonista. Ma nessuno dei leoni moralisti da tastiera si è preoccupato di guardare il prosieguo della trasmissione”.
La sentenza del tribunale
Dopo il fatto successo tra Andrea e Greta Beccaglia, nel dicembre 2022 è arrivata la sentenza del tribunale. L’uomo che ha palpeggiato la giornalista è stato condannato col rito abbreviato a 1 anno e 6 mesi di carcere per violenza sessuale, con la sospensione della pena per 5 anni e l’obbligo a sottoporsi a un percorso di recupero.
L’uomo dovrà inoltre risarcire la giornalista a versare subito una provvisionale di 15mila euro.