Jack Dorsey ha annunciato le sue dimissioni da CEO di Twitter, il social network assieme a Biz Stone, Evan Williams e Noah Glass ha contribuito a fondare. L’annuncio di un cambio al vertice, anticipata da alcuni giornali americani, è stato confermato da Dorsey con un tweet in cui spiega la ragione di questo suo gesto.
Jack Dorsey si dimette da CEO di Twitter: fine di un’era?
Il fondatore del famoso social network, dunque, lascia l’incarico di amministratore delegato di Twitter. Al suo posto subentra il Chief technology officer Parag Agrawal, fino ad ora direttore tecnico della società. “Dopo 16 anni e diversi ruoli all’interno della nostra azienda: da co-fondatore a Ceo, da presidente ad interim fino a Ceo ad interim per poi tornare a fare il Ceo – ha commentato a riguardo Jack Dorsey – ho deciso che era venuto il momento di lasciare perché credo che l’azienda sia pronta per andare avanti senza i suoi fondatori. La mia fiducia verso Parag come nuovo CEO di Twitter è profonda. Il suo lavoro negli ultimi dieci anni ha trasformato l’azienda. Sono profondamente grato per le sue capacità e il suo animo. È arrivato il momento per lui di fare da guida”. Dorsey resterà nel consiglio di amministrazione fino alla scadenza del suo mandato nel 2022.
not sure anyone has heard but,
I resigned from Twitter pic.twitter.com/G5tUkSSxkl
— jack⚡️ (@jack) November 29, 2021
Chi è Parag Agrawal, nuovo CEO di Twitter
Parag Agrawal, che ha conseguito un dottorato di ricerca in informatica presso la Stanford University e una laurea in informatica e Ingegneria, è all’interno della galassia di Twitter dal 2011 e ora sarà chiamato a prenderne in mano la redini. La sua sfida sarà quella di raggiungere l’obiettivo di 315 milioni di utenti giornalieri attivi sul social network (al momento sono circa 210 milioni) entro la fine del 2023. Parag sui social, dopo che la notizia è stata diffusa ufficialmente, ha espresso ha espresso “profonda gratitudine per Jack e tutto il team” lanciando anche un importante messaggio a tutta la squadra. “Voglio che amiate dove lavorate e amiamo come lavoriamo. Non ci sono limiti a quello che possiamo fare insieme”.