Andrea Serrani è il tifoso che ha palpeggiato in diretta tv la giornalista Greta Beccaglia. Denunciato per la molestia, l’uomo di 45 anni ha intanto ricevuto un Daspo che lo terrà lontano dagli stadi e dalle manifestazioni sportive per tre anni. Ecco chi è Andrea Serrani.
Chi è Andrea Serrani?
Andrea Serrani, uomo di 45 anni di Chiaravalle, lavora nell’ambito della ristorazione. Il tifoso, all’uscita dallo stadio dopo la partita Empoli-Fiorentina, ha palpeggiato la giornalista Greta Beccaglia, in diretta con Toscana Tv. Grazie alle telecamere intorno allo stadio il molestatore è stato individuato e dovrà rispondere delle accuse di molestie e violenza sessuale. Intanto, il questore di Firenze Filippo Santarelli ha emesso un Daspo di tre anni proprio per Andrea Serrani, che dunque non potrà più assistere alle partite né ad altre manifestazioni sportive.
Lui però, intervenendo al programma di Radio24 La Zanzara, ha detto: “Mi descrivono come un violentatore ma non sono così. Non sto bene per quello che ho fatto. A casa mi hanno detto: ‘Come ti è venuto in mente?’. Me l’ha detto anche la mia compagna. Sanno che non sono una persona cattiva. Stiamo passando tutti i dispiaceri possibili del mondo“. E ha aggiunto al Corriere Fiorentino: “Il mio avvocato sta cercando il suo, voglio farle delle scuse ufficiali”.
Sembra però non finire qui per Andrea Serrani, sul quale pende anche l’accusa di aver sputato prima di compiere la molestia. “Stavo tossendo, non ho sputato. Guardate dove è finita questa cosa per uno sbaglio. Uno lavora una vita, si crea una vita e poi guardate cosa succede per una cosa così…“, si è difeso.
La sentenza del tribunale
Dopo il fatto successo tra Andrea e Greta Beccaglia, nel dicembre 2022 è arrivata la sentenza del tribunale. L’uomo è stato condannato col rito abbreviato a 1 anno e 6 mesi di carcere per violenza sessuale, con la sospensione della pena per 5 anni e l’obbligo a sottoporsi a un percorso di recupero. L’uomo dovrà inoltre risarcire la giornalista a versare subito una provvisionale di 15mila euro.
La risposta di Greta Beccaglia
“Le scuse? Non le ho neanche lette – ha detto Greta Beccaglia – ma non le accetto. Porto avanti la mia battaglia anche per tutte le ragazze che subiscono ogni giorno a telecamere spente. La mia denuncia condanna il suo gesto, ma anche quelli di tante altre persone che erano lì presenti”. In una intervista al Corriere della Sera, inoltre, Greta ha rimarcato che quella che ha portato avanti è stata “Una battaglia vinta che non è soltanto mia ma di tutte le donne. Nessuno ha il diritto di violare i nostri diritti, di considerare il nostro corpo come un trofeo; nessuno deve più umiliarci, denigrarci, considerarci un oggetto”.