Quello chiusosi ieri sulla pista di Abu Dhabi è stato di sicuro uno dei mondiali di Formula 1 più avvincenti di sempre. Attendere infatti l’ultimo giro dell’ultima gara per capire chi fosse il più forte tra Hamilton e Verstappen è stato qualcosa che nemmeno il più fantasioso sceneggiatore di Hollywood potesse immaginare. E questo va oltre le polemiche che ci sono state per mesi, ci sono state ieri e chissà quando finiranno.
Formula 1 2021, le pagelle
Max Verstappen: 10 & lode
È il Campione del Mondo. L’unico in grado di contrastare il dominio di Hamilton, l’unico in grado di batterlo, l’unico in grado di superare nell’era ibrida la Mercedes ed il suo motore che sembrava irraggiungibile. Predestinato, è riuscito a limitare gli errori (cui era abitudinario in gioventù) ed ha dovuto dare il meglio di se per superare all’ultimo giro il rivale. Ricorderemo alcune sue frenate al limite, e quelle «oltre», certi giri al limite dell’umano ed altri giochetti poco puliti. Ma ha vinto e chi vince ha sempre ragione.
Lewis Hamilton: 10 & lode
Il fatto che sia finito secondo è solo frutto del caso (e di Latifi) altrimenti saremmo qui a parlare del più grande di sempre. Come il suo rivale olandese si è dimostrato appartenente ad un mondo a parte rispetto al resto del gruppo. Forse però la cosa più bella è stato vederlo complimentarsi con Verstappen dopo la gara e mesi di sportellate (verbali ed il pista). Un Campione è tale anche quando perde. E Hamilton è molto più di un campione.
Fia: 2
Michael Masi è di gran lunga il peggior attore protagonista di questa indimenticabile stagione. E già il fatto che l’arbitro invece che spettatore silenzioso sia finito al centro delle cronache e della gare è la prova che abbia fatto male. Anzi, malissimo: la gestione di Spa, l’incidente a Silverstone, quello di Monza, per non parlare di quanto successo in Arabia Saudita. Un fallimento totale diventato epico nella famosa «trattativa» sulla ripartenza della gara di Jeddah, come se sulle regole si possa trattare. Urge un cambio di uomo e di passo se non si vuol rovinare un’altra stagione.
Ferrari: 2
Spiace ma non facciamo parte di quelli che si accontentano. La Ferrari non può dirsi fiera di aver centrato l’obiettivo «terzo posto». Soprattutto per come è stato centrato questo risultato. La Rossa chiude senza un successo in un anno in cui hanno vinto la McLaren e l’Alpine; soprattutto è evidente a tutti come le ultime 10 gare siano state abbandonate a loro stesse con la squadra concentrata solo sulla prossima stagione. Ecco, la prossima stagione. Tra tre mesi sapremo con i primi test se questi due anni a pane e acqua per i tifosi siano serviti a qualcosa. Fallire il progetto 2022, con gli enormi cambi di regolamento, vorrebbe dire buttare al vento almeno altre 3 annate. Dicono che il progetto sia molto buono, che il motore sarà molto migliore di quello di quest’anno… dicono. Il problema sarà capire a che punto siano gli altri. Su tutto la voce del ritorno di Jean Todt come «consulente» fa discutere, anzi. Sembra il segnale dell’incapacità di Mattia Binotto di gestire ogni cosa; ma staremo a vedere. Ma c’è qualcosa che non ha funzionato a livello piloti. Carlos Sainz (voto 8) ha fatto molto meglio del previsto. Doveva essere lo scudiero di Leclerc, gli è arrivato davanti: più punti e più podi. Mentre Leclerc (voto 4) ha fatto male installando in ciascuno di noi che forse non sia quel «predestinato» come viene presentato in tv. Forte ma non fenomeno. Alla voce fenomeni si guardi a Max e Lewis.
Foto Instagram skysportf1