Si è ragionato anche di trasporti, settore fondamentale per lo sviluppo, che le risorse del Pnrr intendono rivoluzionare in chiave sostenibile, lunedì 13/12 a Palazzo delle Stelline a Milano, all’edizione invernale di Direzione Nord, nel panel “Non si può stare fermi, lo sviluppo passa da Milano”. A confrontarsi, all’evento fondato dal presidente degli Amici delle Stelline Fabio Massa, organizzato da True-News.it e Inrete, in collaborazione con Fondazione The Bridge e il Patrocinio di Regione Lombardia, sono stati politici e personalità di spicco del settore.
Ad aprire il confronto è stato il viceministro alle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile Morelli: “Oggi stiamo recuperando un gap infrastrutturale molto pesante del Paese, soprattutto al sud”, ha esordito il viceministro, precisando che le risorse del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) sono fondamentali ma “noi, il piano, dobbiamo declinarlo in chiave italiana, seppure l’Europa deve indicare la direzione”. Come dire, la linea ‘green’ è d’obbligo, ma da conciliare con altre esigenze, sia economiche, sia sul fronte dei servizi alla cittadinanza.
“Milano è apripista sui temi della cosiddetta mobilità dolce”, ha detto Morelli in riferimento al trasporto ‘su due ruote’, citando biciclette e monopattini elettrici, ma ha avvertito il viceministro: “O c’è un trasporto di massa, come la metropolitana, ben sviluppato oppure uno che abita a Corsico ha difficoltà ad arrivare a Milano”. Anche per questo “paragonare la nostra città ad altre capitali europee sul fronte del trasporto pubblico di massa è piuttosto complicato”, ha puntualizzato Morelli, che poi ha aggiunto: “oltre alla metropolitana (m5), che abbiamo portato già a casa, stiamo lavorando sulla M6 e sono fiducioso che la porteremo a casa entro la fine della legislatura”.
Morelli ha quindi insistito sul fatto che “ci vuole integrazione ‘tra mezzi di trasporto’, per poi contestare l’obiettivo ‘full eletrict’ menzionato poco prima del Direttore Generale di ATM, Giana. “Con questa visione io non sono d’accordo-ha affermato Morelli. Segnalo che c’è anche un’altra idea che è quella di una ‘neutralità tecnologica’. Vedremo, nel corso dei prossimi 10-15 anni, quale sarà il risultato, perché sicuramente il dato ambientale è un dato su cui nessuno dice nulla, ma per esempio il fatto che in questi giorni leggiamo sui giornali che le bollette elettriche aumenteranno del 400 per cento, avrà un peso, saranno poi da vedere i costi”.
Nel suo intervento, Alessia Cappello, assessora allo Sviluppo Economico Comune di Milano, ha parlato del “ruolo chiave di Milano per il Paese”, che ha quindi lanciato un obiettivo: “Se immaginiamo che Pnrr sia un treno, Milano non può essere un vagone, ma deve essere la locomotiva”. Per Claudia Maria Terzi, Assessore Trasporti Regione Lombardia, “Regione Lombardia ha fame di infrastrutture da ormai da troppo tempo, soprattutto per chi come noi si pone come interlocutore anche con l’estero, quindi, benissimo gli interventi su rete ferroviaria, anche sull’alta velocità, a noi serve tanta nuova infrastruttura”.
Per Terzi “l’unico elemento di crisi, è la manodopera per mettere a terra le opere”.
Un’idea di collaborazione intra-comunale per migliorare il trasporto pubblico locale (Tpl) è giunta da è giunta dal Direttore Generale di ATM, Arrigo Giana: “L ‘accordo tra Milano, Roma e Napoli per la riconversione del parco autobus in elettrico è assolutamente aperto a qualsiasi altro soggetto volesse partecipare”, ha detto Giana.
Mentre Ivo Cassetta, consigliere Delegato di FNM, ha delineato gli obiettivi del gruppo: “Come Ferrovie Nord Milano stiamo cercando di allargare la nostra offerta di trasporto, andando oltre il nostro ‘core business ‘ della ferrovia, seguendo la logica della sostenibilità, uno dei temi più importanti del Pnrr. Lo dimostra il progetto di rigenerazione urbana FILI, una pista ciclabile di 72 km, che collegherà Milano all’aeroporto di Malpensa, Auspichiamo sia una spina dorsale di cambiamento”.
In video collegamento Georg Gufler, CEO Doppelmayr Italia, ha infine lanciato l’idea suggestiva delle “funivie urbane come strumento integrativo di mobilità urbana”, come potenziamento delle reti esistenti, con ridotta occupazione del suolo: “Gli impianti a fune sono nati in montagna ma oggi siamo impegnati in progetti a Parigi e a Londra”.