Due cause, una dalla Federal Trade Commission americana (FTC), l’agenzia USA che si occupa anche di antitrust, e una dalla procura di New York. Il sostegno, bipartisan, in un momento in cui Repubblicani e Democratici sembrano ai ferri corti su tutto. L’obiettivo di queste azioni legali, scorporare Facebook e ripristinare la sua condizione a prima del momento in cui, rispettivamente nel 2012 e 2014, si comprò Whatsapp e Instagram. Del potere di Instagram si è detto molto: è un social in continua crescita e di successo specie tra i più giovani, proprio quel gruppo demografico che il “vecchio” Facebook ha ormai perso di vista. E Whatsapp? Per essere un’app gratuita dalla quale il gruppo non guadagna praticamente un soldo, sembra essere il perno del suo futuro (a questo punto incerto), visto che Facebook ha lanciato diverse iniziative, come Whatsapp Business, con cui mira a conquistare gli esercenti, garantendo un accesso diretto al cliente. Non solo: Zuckerberg e i suoi sognano un domani in cui con Whatsapp sarà possibile pagare la spesa e scambiarsi soldi con gli amici, rendendola di fatto una super-app secondo il modello cinese di Weibo e WeChat, diventate di fatto indispensabili per chi abita in Cina. Glielo lasceranno fare? Staremo a vedere. Una cosa è certa: Mark Zuckerberg, è molto preoccupato per le sorti del suo gruppo, e fa bene. (Foto: dettaglio della copertina di Wired marzo 2018, Jake Rowland/Esto) |