Servono idee brillanti perché di denari ne girano pochi. Anzi, pochissimi visto che anche il mercato invernale del 2022 sarà fortemente condizionato dalla crisi che continua a colpire il calcio italiano ed internazionale con la prospettiva di nuove, possibili, restrizioni che metterebbero ulteriormente in ginocchio proprietà già indebitate. Il manifesto del calciomercato di gennaio 2022 potrebbe essere quello delle parole dell’ad della Juventus Arrivabene prima di Natale: scordatevi che l’aumento di capitale serva per fare colpi mirabolanti, è stato pensato per mettere in equilibrio i conti. Tradotto: è possibile che ci si annoierà non poco seguendo la traiettoria di trattative spesso destinate a rimanere dei lunghi preliminari senza conclusione.
Scarseggiano gli investimenti
Ovviamente non sarà così per tutti allo stesso modo. C’è chi ha meno bisogno di intervenire, chi deve assolutamente mettere mano alla squadra per riparare nel girone di ritorno i disastri dell’andata e chi – ma saranno pochi – potrà anticipare qualche investimento inizialmente previsto per l’estate. In ogni caso la bussola dei numeri non tradisce: un anno fa le spese crollarono a livello mondiale di quasi la metà, passando da 1,16 miliardi di dollari a poco più di 590 milioni (dati pubblicati dalla FIFA utilizzando il database TMS) e l’indicazione è che difficilmente ci sarà un’inversione di tendenza. A luglio ed agosto scorsi, ad esempio, i volumi di affari in tutto il mondo si sono attestati intorno ai 4 miliardi di dollari, in linea con l’estate post Covid 2020 (3,92) e nettamente al ribasso rispetto a quella precedente in cui si era registrato il record assoluto dei 5,8 miliardi di dollari di transazioni. C’è poco da essere ottimisti, insomma.
Calciomercato di gennaio? Niente spese pazze in Serie A
E in Serie A? Della Juventus abbiamo detto citando le parole di Maurizio Arrivabene che rappresentano il nuovo corso della Casa: scelte oculate (come la scorsa estate con Locatelli), niente spese pazze e niente giocatori trentenni impossibili poi da valorizzare per rimettere in circolo. Vlahovic è destinato a rimanere un progetto o sogno per l’estate, Allegri avrà qualcosa solo se Cherubini riuscirà ad accompagnare alla porta alcuni degli stipendi pesanti e poco utili della rosa, a partire da quello di Ramsey.
Calciomercato di gennaio: le mosse di Inter, Milan e non solo..
L’Inter sta lavorando più sui rinnovi di contratto che altro. Inzaghi ha una squadra completa e potrebbe anche restare così, ma se Marotta e Ausilio riuscissero a liberarsi dei 7,5 milioni di euro netti di Sanchez potrebbero immaginare di puntare su un attaccante giovane e futuribile da rendere centrale nel progetto futuro. Il Milan deve presentarsi in trattativa per coprire la lacuna apertasi con l’infortunio di Kjaer: non sono previsti esborsi e si cerca una formula ultra vantaggiosa già sperimentata in passato, prendendo il nome giusto in prestito per poi riscattarlo successivamente. Nomi? Circolano i soliti noti (Milenkovic per primo), ma Maldini e Massara sono abituati a seguire tracce differenti ed è lecito aspettarsi che non cambino modo di operare. L’austerità non è necessariamente preannuncio di immobilismo, come l’ultimo anno e mezzo ha dimostrato. La differenza tra l’inverno 2022 e quello che l’ha preceduto potrà essere l’ulteriore mancanza di denaro fresco e la necessità di lavorare di fantasia con un’avvertenza: a muoversi maggiormente sono attese le squadre oggi in bilico tra salvezza e retrocessione. Ce ne sono quattro che viaggiano praticamente ferme, con proiezioni finali da brividi. Una si salverà perché lo prevede il format, Cagliari e Genoa sono attesi ai fuochi d’artificio per cercare di strappare il biglietto utile per la sopravvivenza.