Non c’è il tormentone della scorsa estate, leggasi Gianluigi Donnarumma fuggito dal Milan a parametro zero un minuto prima di iniziare l’Europeo poi vinto da protagonista. E non c’è il nome di Leo Messi che ad agosto fu protagonista di un addio tormentato (e sempre a zero euro) che lo portò dal Barcellona al PSG. Eppure il 2022 appena iniziato promette di essere un altro anno da segnare sul calendario per la quantità e qualità dei calciatori in scadenza di contratto il prossimo 30 giugno, libero di impegnarsi con una squadra che non sia quella attuale già a febbraio semplicemente dandone comunicazione al datore di lavoro di oggi per poi concretizzare il trasferimento a partire dal 1° luglio. Non bisogna farsi ingannare, nella rete dei possibili partenti a zero ci sono nomi eccellenti di tutte le grandi squadre italiane e non solo. Non è detto che vadano via tutti (anzi per qualcuno le trattative di rinnovo in extremis sono avanzate o annunciatissime), ma è chiaro che si tratta di una tendenza sempre crescente, il modo dei procuratori di cercare di garantire ai propri assistiti stipendi pre-Covid e a se stessi ricche commissioni. Il meccanismo che la FIFA ha deciso – almeno a parole – di combattere e contro il quale si sono apertamente schierati numerosi club, convinti dalla necessità di limitare il potere di agenti e intermediari che rischia di vanificare investimenti a volte da decine di milioni di euro.
Calciatori in scadenza di contratto nel 2022 in Italia
Qualche esempio dei campioni in (potenziale) fuga già da queste settimane verso altri lidi? Il Milan che un anno fa ha dovuto salutare Donnarumma e Calhanoglu è sulla strada di ripetere la stessa scena con l’ivoriano Kessié, l’uomo che ad agosto ha giurato fedeltà salvo poi nascondersi dietro le richieste sempre più alte del suo procuratore. In casa Milan ci sono anche Romagnoli, scuderia Raiola e trattativa avviata, Zlatan Ibrahimovic che vorrebbe restare in rossonero e sarà accontentato a meno di terremoti.
L’Inter è alle prese con la scadenza di Brozovic, imprescindibile per Inzaghi, Perisic e di una serie di seconde file come D’Ambrosio, Vecino, Kolarov, Ranocchia e Cordaz oltre a Vidal che sarà salutato senza rimpianti.
Nella Juventus c’è il caso Dybala (firma? Non firma?) oltre a Cuadrado, Bernardeschi, De Sciglio e Perin. Da segnalare poi capitan Insigne in uscita dal Napoli (andrà a guadagnare 11 milioni netti nella ricca MLS a Toronto a meno che De Laurentiis non alzi l’offerta); come lui anche Mertens, Ospina, Malcuit e Juan Jesus.
Altri in ordine sparso: Belotti (Torino) che quasi certamente saluterà così come Ansaldi e Baselli, poi Luiz Felipe, Marusic, Patric, Reina e Strakosha (Lazio), Freuler, Palomino e Ilicic (Atalanta), Mkhitaryan, Fazio e Santon (Roma), Destro e Sirigu (Genoa), Bonaventura, Saponara e Callejon (Fiorentina), Quagliarella ed Ekdal (Sampdoria), Kalinic (Verona), Stryger Larsen e Arslan (Udinese).
Calciatori in scadenza di contratto nel 2022 all’estero
Anche all’estero non siamo messi male. Anzi. Il nome più luccicante è quello di Kylian Mbappé, protagonista l’estate scorsa di una maxi offerta del Real Madrid rifiutata dal PSG che non si è però rassegnato a vederlo partire a parametro zero. E poi il sogno della Juventus, Paul Pogba, che il Manchester United sta cercando di blindare. Quindi Dembelé e Sergi Roberto (Barcellona), Rudiger e Christensen (Chelsea), Lacazette (Arsenal), Sule e Tolisso (Bayern Monaco), Bale, Modric e Isco (Real Madrid) e Hummels (Borussia Dortmund). Infine c’è il giovane più conteso dal mercato internazionale che risponde al nome di Haaland: non è in scadenza ma ha una clausola da 75 milioni di euro per liberarsi che sembra quasi un regalo vista la crescita vertiginosa delle sue quotazioni. Lo rappresenta il solito, onnipresente, Mino Raiola che sta già facendo i conti di quanto potrà incassare di commissioni su un affare che difficilmente – tutto compreso – resterà sotto quota cento.