Covid, Serie A: la Lega risponde all’Asl con un nuovo protocollo. L’obiettivo è non fermare il campionato ma darà continuità per scongiurare anche ulteriori problemi economici al calcio.
Covid, Serie A: nuovo protocollo della Lega
La Lega di Serie A non vuole bloccare il campionato. Arriva così il nuovo protocollo. Dopo il caos delle partite del 6 gennaio, si vuole scongiurare il blocco di altre sfide, anche se qualche partita, in programma domenica 9 gennaio, è stata già bloccata.
- Le partite si giocheranno a patto che le squadre abbiano un minimo di 13 giocatori negativi, tra cui almeno un portiere. Attenzione, non si parla di giocatori genericamente disponibili, ma di professionisti non positivi al Covid, compresi quindi gli infortunati e gli squalificati, anche della Primavera, purché nati entro il 31 dicembre 2003.
- In tutti gli altri casi chi non gioca subirà lo 0-3 a tavolino. E in più il punto di penalizzazione. Al netto poi della questione Asl: perché se anche i negativi verranno comunque bloccati dall’autorità sanitaria si tornerà necessariamente al punto di partenza, con l’eventuale riconoscimento della causa di forza maggiore e la necessità di recuperare la partita.
Lega di Serie A contro l’Asl
La Lega ricorrerà al Tar contro i provvedimenti delle Asl che non tengano conto delle nuove disposizioni sulle quarantene, in particolare sui 5 giorni di autosorveglianza per chi ha la terza dose. Dunque, l’Asl dovrà rispettare sia il decreto di fine anno del governo sia il nuovo protocollo della Lega.
Mercoledì prossimo, 12 gennaio 2022, andrà in scena un incontro Governo, Regioni e Lega per cercare di stabilire una regolamentazione uniforme e con criteri precisi che consenta di rispettare le regole.
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