Rendere gli imballaggi flessibili in plastica, utilizzati dalla filiera alimentare, più riciclabili e sostenibili: è questo lo scopo del protocollo d’intesa tra Unione Italiana Food, Giflex e UCIMA, sottoscritto oggi a Palazzo Piacentini, alla presenza del ministro Giorgetti e del sottosegretario alla Transizione ecologica Vannia Gava.
“È un progetto che approccia in maniera corretta la sfida della sostenibilità ambientale delle nostre aziende e che si pone nella giusta traiettoria del Pnrr“, ha dichiarato il ministro Giorgetti che aggiunge: “il Mise favorisce, in collaborazione con le università, il trasferimento tecnologico dalla ricerca alle imprese“.
Come riciclare gli imballaggi dell’industria alimentare
L’obiettivo del protocollo è recuperare e riciclare circa 50.000 tonnellate di materie plastiche da destinare ad un secondo utilizzo ipotizzando, come target di partenza, un recupero e riciclo del 50% di imballaggi flessibili raccolti.
Sono previsti tavoli tecnici che studieranno soluzioni tecnologiche, da applicare sulle linee di produzione di packaging e su quelle confezionatrici, per rendere possibile l’utilizzo di nuovi materiali e migliorare i sistemi automatici di selezione e pretrattamento dei rifiuti di imballaggi in plastica ed evitare che vengano inviati in discarica o all’incenerimento.
Hanno firmato il protocollo Paolo Barilla, vicepresidente di Unione Italiana Food, Alberto Palaveri, presidente di Giflex e il vicepresidente di UCIMA Riccardo Cavanna.