Sono passati dieci anni dal naufragio della Costa Concordia. Il naufragio della nave da crociera, infatti, avvenne il 13 gennaio 2012 dopo un urto contro un gruppo di scogli vicino all’Isola del Giglio
Costa Concordia: quanti furono i morti e i feriti?
I fatti di dieci anni fa, in sostanza, furono questi. La navigazione della Costa Concordia si interruppe dopo un contrasto con gli scogli e la nave si incagliò sul fondale. A seguito del fatto che l’allarme fu mandato in ritardo morirono 32 persone tra passeggeri e membri dell’equipaggio (altre 157 rimasero ferite). Il comandante della nave, Francesco Schettino, è stato condannato in via definitiva a 16 anni di reclusione.
Nomi e storie di alcune vittime
L’ultimo corpo ritrovato fu quello di Russel Rebello, cameriere indiano nato a Mumbai che faceva parte dell’equipaggio della nave. Il suo corpo fu scoperto all’interno di una cabina che si era deformata nell’impatto con il fondale.
Dayana Arlotti, 5 anni, è la vittima più giovane del naufragio. Era in vacanza con suo padre Williams, anche lui deceduto. La bambina mentre stava percorrendo il corridoio della nave, cadde insieme al papà nella voragine che si era aperta con il ribaltamento sul fianco destro della nave, precipitando in una zona allagata del ponte 4 della nave.
Giuseppe Girolamo, musicista e batterista di 30anni, perse anche lui la vita perchè cedette il suo posto su una scialuppa di salvataggio (morì per annegamento). Per lo stesso motivo morirono la tedesca Elisabeth Bauer, 79 anni e l’amica Margarethe Neth.
Maria D’Introno, di 30 anni anche lei, si lanciò in acqua pur non sapendo nuotare ma morì.
Tutti i nomi delle vittime
Le persone che persero la vita in totale furono 32. Ecco tutti i loro nomi.
- Dayana Arlotti
- Williams Arlotti
- Elisabeth Bauer
- Michael Blemand
- Tomás Alberto Costilla Mendoza
- Maria D’Introno
- Sándor Fehér
- Horst Galle
- Christina Mathilde Ganz
- Norbert Josef Ganz
- Giuseppe Girolamo
- Jeanne Yvonne Gregoire
- Pierre André Émile Gregoire
- Gabriele Maria Grube
- Guillermo Gual Buades
- Barbara Ann Heil
- Gerald Frank Heil
- Egon Martin Hoer
- Mylene Lisiane Marie Théreèse Litzler
- Giovanni Masia
- Jean Pierre Micheaud
- Margarethe Neth
- Russel Terence Rebello
- Inge Schall
- Johanna Margrit Schroeter
- Francis Servel
- Erika Fani Soria Molina
- Siglinde Stumpf
- Maria Grazia Trecarichi
- Luisa Antonia Virzì
- Brunhild Werp
- Josef Werp
Il viaggio della nave, l’incidente e il codice di navigazione “tradito”
La nave di proprietà della Costa Crociere salpò dal porto di Civitavecchia nel tardo pomeriggio del 13 gennaio 2012 ed era diretta (con 4229 persone a bordo) verso Savona per l’ultima tappa della crociera “Profumo d’agrumi”. Quando la nave si avvicinò all’Isola del Giglio erano circa le 21 ma le manovre sbagliate dal comandante della nave portarono alla collisione con gli scogli e al naufragio. Precisamente alle 21:45 la nave urtò il più piccolo degli scogli delle Scole, a 96 metri dalla riva dell’Isola del Giglio. La nave, dunque, iniziò dopo la collisione ad imbarcare acqua mettendo fuori uso i motori elettrici principali e i generatori. Il blackout gettò molti nel panico e dopo quasi un’ora (erano le 22.20 circa), fu attivato il generatore d’emergenza e fu detto ai passeggeri di ritornare nelle cabine. Alle 22:25 Schettino riferì della falla alla Capitaneria di Livorno e chiese l’invio di rimorchiatori.
Il codice di navigazione prevede che il comandante scenda sempre per ultimo dall’imbarcazione, ma Schettino venne meno al suo dovere di comandante. Lui, infatti, scese dalla nave quando ancora la maggior parte dei passeggeri erano ancora dentro e alle 23:19 si rifiutò di tornare sull’imbarcazione. Storico è l’invito di Gregorio De Falco (comandante al tempo della Capitaneria di Livorno) di ritornare a bordo della nave.