Il colpo più sottovalutato mediaticamente di questo mercato si chiama Robin Gosens. L’esterno tedesco ha detto addio all’Atalanta per passare all’Inter.
Inter, Gosens: un grande colpo
Operazione da 25 milioni di euro in prestito con obbligo di riscatto. Tradotto: verrà pagato in futuro e non subito, appesantendo i prossimi bilanci ma non quello attuale. Per la precisione quello del 2023 visto che l’obbligo di riscatto scatterà alla prima presenza e al primo punto conquistato dai nerazzurri nel girone di ritorno del campionato 2022/23, ovvero da gennaio in poi del prossimo anno. L’Inter mette così a segno un colpo straordinario, perché innanzitutto risolve un problema al tempo stesso e in secondo luogo fa pure scacco matto a Ivan Perisic.
Se il croato continuerà a sparare alto per il rinnovo (chiede un triennale da 6 milioni a stagione), Marotta e Ausilio potranno evitare di farsi prendere per il collo e non rinnovare il contratto all’esterno a cuore leggero. “Caro Ivan, o resti alle nostre condizioni o bye bye”. Un atto di forza responsabile da parte del management interista. Proprio perché nel ruolo è arrivato l’altrettanto forte ma più giovane Gosens.
Gosens e non solo: Marotta fa risparmiare e vincere
E qui si nota come la società nerazzurra stia lavorando in prospettiva futura per continuare a vincere a lungo, aprendo un ciclo di successi. Un po’ come accaduto qualche anno fa alla Juventus. Comun denominatore Beppe Marotta, che punta alla stella di tricolori vinti da dirigente. Missione alla portata in un biennio. Anche grazie alle ultime mosse di mercato volte a far restare competitiva l’Inter ancora per tanti anni, senza indebolire il proprio organico ma al tempo stesso con un occhio attento al bilancio come richiesto da Suning. Insomma, l’ideale per ogni azionista di maggioranza. Vincere senza spendere troppo. I cinesi ci hanno preso gusto.
Gosens guadagnerà, infatti, a Milano la metà di quanto percepito attualmente da Perisic. Stesso scenario che potrebbe caratterizzare il cambio estivo tra Stefan De Vrij che potrebbe essere sacrificato a luglio dinanzi a una offerta dai 30 milioni in su. Al suo posto arriverebbe il centrale brasiliano Gleison Bremer, di cinque anni più giovane rispetto al collega olandese. Il modus operandi giusto per un progetto vincente ma sostenibile.
Davanti prenotato per luglio Gianluca Scamacca del Sassuolo. Un altro che a Milano non guadagnerà più di 2 milioni. Un circolo virtuoso quasi perfetto quello innestato da questa Inter. Merito appunto dello zampino di Beppe Marotta, che ha dato la svolta, insieme alla intuizioni sul mercato di Piero Ausilio che si completa alla perfezione con il manager varesino. Un po’ come capitava alla Juve con Paratici. E il bello deve ancora venire. Una certezza però appare già chiara: nell’ultimo triennio l’Inter è entrata in un nuovo corso che da vincente può diventare trionfale per parecchi anni. Mentre la concorrenza (tranne la Juve…) si arrabatta tra giovani promesse (Milan) e prestiti (Napoli) l’Inter fa player trading restando sempre competitiva. Anzi diventando clamorosamente sempre più forte…