Sportelli di ascolto, voucher per l’assistenza psicologica e rafforzamento dei servizi territoriali per la salute mentale. La Regione Lazio prende di petto le conseguenze psichiche della pandemia. Sono state presentate l’8 febbraio le azioni principali di “aiutaMente Giovani”, il piano per la tutela della salute mentale e la prevenzione del disagio psichico per i ragazzi con meno di 21 anni. Il governatore Nicola Zingaretti, il Presidente Ordine Psicologi del Lazio, Federico Conte, l’assessore Lavoro e nuovi diritti, Formazione, Scuola, Claudio Di Berardino, e in collegamento streaming l’Assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato hanno presentato il piano: una dotazione finanziaria di quasi 11 milioni di euro (10,9) attinti dal Fondo FSE+ 2021-2027. Risorse necessarie a mettere in campo una serie di interventi che saranno realizzati nei prossimi tre anni (2022-2025) e rispondere alle problematiche delle ragazze e dei ragazzi a seguito della pandemia da Covid19.
Salute mentale, le conseguenze del Covid
L’aumento delle situazioni di disagio e di difficoltà in particolare tra gli adolescenti è un fenomeno in ascesa in tutta Italia con plurime cause dirette e indirette della pandemia.
“AiutaMente Giovani”, il piano Lazio per la salute mentale dei ragazzi
Nel dettaglio le misure di “aiutaMente Giovani” prevedono 2 milioni di euro per il Potenziamento degli “Sportelli Ascolto” per il supporto e l’assistenza psicologica presso le scuole che verranno realizzati con il sostegno dei servizi realizzati a livello di istituti scolastici (primaria di secondo grado e secondaria) e formativi (sistema IEFP), attraverso la realizzazione o il potenziamento degli “Sportelli ascolto” e con il coinvolgimento di psicologi, in collaborazione con l’Ordine regionale. L’obiettivo è estendere l’offerta di ascolto ai giovani, ampliando il numero degli sportelli nelle scuole, ma anche aumentare la qualità del supporto, con l’ausilio di personale specializzato. È prevista la possibilità di sostenere da un minimo di 120 ore annue di servizio fino ad un massimo di 240 ore.
Gli interventi: dai voucher psicologici al Servizio Psicologico Distrettuale
Altri 2,5 milioni di euro saranno investiti in “voucher” da utilizzare per l’accesso alle prestazioni e alle cure offerte da psicologi, tramite il coordinamento e il presidio del sistema sanitario pubblico regionale (medici e pediatri di libera scelta). La misura prevede un intervento di “primo livello di inquadramento” con quattro colloqui di un’ora. Ancora: un intervento breve di “primo livello di abilitazione-riabilitazione e sostegno”, con un minimo di 8 fino ad un massimo di 16 colloqui di un’ora. La misura regionale è rivolta in via prioritaria ai giovani nella fascia di età di partecipazione al sistema scolastico e formativo regionale, prevedendo un limite fino a 21 anni. Avranno accesso ai voucher le famiglie con un Isee non superiore a 40mila euro.
I servizi dentro le Case di Comunità del Pnrr
La parte più importante delle risorse, 6,4 milioni di euro, andranno invece al rafforzamento della rete dei servizi territoriali per la salute mentale. In collegamento diretto con le opportunità offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, saranno rafforzati i servizi di prossimità e di comunità, con attività complementari a quelle già svolte dal sistema sanitario pubblico. Sarà sperimentato un “Servizio Psicologico Distrettuale” da attivare presso almeno una Casa della Comunità per ciascun Distretto sanitario presente sul territorio regionale. Verrà quindi reclutato personale specialistico, con contratto libero professionale, per un impegno stimato di circa 22 ore settimanali, per tre anni.