Terremoto Emilia Romagna: la terra nella serata di mercoledì 9 febbraio ha tremato e ha fatto paura con due scosse ravvicinate. Il giorno dopo però non si registrano particolari danni.
Terremoto Emilia Romagna: due scosse
Due scosse di terremoto, entrambe di magnitudo superiore al 4, si sono verificate a circa un’ora di distanza una dall’altra nel Reggiano nella serata del 9 febbraio. La prima scossa era stata registrata alle 19.55 a Bagnolo in Piano, in provincia di Reggio Emila, a una profondità di 7 chilometri. La stima della magnitudo dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia è stata rivista a 4.0, dopo la prima stima iniziale tra 3.9 e 4.4 sulla scala Richter.
Paura ma nessun danno nel territorio emiliano
Il giorno dopo non si registrano particolari danni. “Il sistema regionale è allertato, vicino alle comunità locali”, ha detto il governatore Bonaccini che si è messo in contatto con il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e il capo della protezione civile nazionale Fabrizio Curcio.
“Molta paura, molte persone sono scese in piazza, in strada, alcuni non sono ancora rientrati. Al momento non abbiamo nessuna segnalazione di danno né a edifici né a persone. Stiamo per scrupolo organizzando i sopralluoghi nelle scuole e siamo a disposizione dei cittadini”, ha detto all’ANSA Ilenia Malavasi, sindaca di Correggio. “Finora spavento, speriamo solo spavento”, ha confermato il primo cittadino di Modena, Gian Carlo Muzzarelli. “Forza e coraggio, le nostre gambe tremano un po’, anche perché il nostro cervello ha in memoria i terremoti precedenti del 2012, del 1996, ecc… solo per parlare della nostra zona”, ha scritto su Facebook la sindaca del comune di Campogalliano (Modena) Paola Guerzoni.