“Aspetto una chiamata ma se mi danno la possibilità sono a disposizione”. Voce arzilla e timbro forte, parla come quei centravanti a cui viene data un’altra possibilità a fine carriera. E proprio come loro “lo apprendo da voi giornalisti”. Riccardo Ceruti, 64 anni, da 45 “e qualcosa” al Comune di Milano e da 24 “e qualcosa” al servizio dei sindaci che si sono susseguiti a Palazzo Marino, è tornato in campo. Pensionato il 31 dicembre “per fare il nonno”, non al servizio della politica ma del nipote appena nato, non ha resistito e ha chiesto di tornare in servizio al suo vecchio incarico: nell’Anticamera del Sindaco, Beppe Sala, e alle dirette Dipendenze del Capo di Gabinetto, Mario Vanni, in qualità di Commesso degli Organi Istituzionali con particolare riguardo al servizio di assistenza e prima accoglienza per gli Uffici del Sindaco e del Gabinetto del Sindaco.
“Ho fatto domanda come volontario – dice a true-news – perché mi manca e penso di avere ancora qualcosa da dare”. E ora la scoperta. Il 17 febbraio una determina dirigenziale del Gabinetto del Sindaco pubblicata sull’albo pretorio del Comune di Milano ha sancito il suo ritorno in piazza della Scala. Dove si era chiuso il portone alle spalle l’ultima volta il 22 novembre scorso per godere delle ferie maturate e, un mese e mezzo dopo, andare in pensione.
Riccardo pensionato torna al lavoro: “Ho ancora da dare”
“A seguito del collocamento a riposo del Sig. Riccardo Ceruti – si legge nell’atto che suona come l’assegnazione di una medaglia al valor civile – si rende necessario garantire un adeguato supporto al personale di recente assegnato alle attività di assistenza e prima accoglienza per gli Uffici”. E per farlo è necessaria “l’esperienza maturata in tale ruolo” dall’ex dipendente che “ha acquisito e consolidato negli anni una specifica e qualificata conoscenza dei compiti connessi”. Niente posti di lavoro “rubati” ai più giovani colleghi. Ma un vero e proprio affiancamento con incarico a titolo gratuito della durata di un anno “per fornire un qualificato supporto alle attività di assistenza e prima accoglienza per gli Uffici del Sindaco e del Gabinetto del Sindaco”. Lui attende una telefonata ma a leggere le parole della burocrazia meneghina (“a far tempo dalla data del presente provvedimento”) ogni momento è buono. Non sarà qualche ora di ritardo a far dubitare chi in 25 anni ha assistito Gabriele Albertini, Letizia Moratti, Giuliano Pisapia, Beppe Sala, i rispettivi Capi di Gabinetto e Direttori Generali, le segreterie che si sono avvicendate in un quarto di secolo sotto la Madonnina.
Il ricordo più bello? “La visita della Regina Elisabetta”
Il ricordo più bello? “La visita della Regina Elisabetta” ai tempi del sindaco Albertini. Quello più brutto? “Francamente non c’è. Come può essere brutto accogliere gli ospiti in visita?”