Il canto del Gallo è risuonato bello forte nel derby della Mole. Alla faccia di chi l’aveva già dipinto come un ferro vecchio. Andrea Belotti vuole chiudere la stagione nel migliore dei modi. Alla sua maniera, ovvero a suon di gol. Il capitano del Torino è in scadenza di contratto a giugno e ha già declinato le avance del presidente Urbano Cairo per rinnovare. Il numero uno di Rcs aveva, infatti, messo sul piatto un ricco quadriennale da 3,2 milioni netti a stagione più 800mila euro di bonus per convincere il numero nove a rinnovare il suo legame con il sodalizio granata. Nulla da fare. Respinto alla mittente, poiché Belotti sogna di giocare finalmente in una big e disputare anche la Champions League, manifestazione alla quale non ha mai preso parte finora.
E quale miglior occasione di ritrovarsi a parametro zero in estate. Il classico treno da prendere al volo e non farsi scappare. Uno svincolato di lusso come Belotti che può fare certamente gola a molti club. Dall’estero, non a caso, sono già piovute diverse offerte. Alcune ricchissime ed esotiche (Al Hilal in Arabia Saudita e Toronto in MLS che mettevano sul piatto entrambe uno stipendio da 8 milioni a stagione per i prossimi 4 anni), altre europee come Newcastle e Siviglia che hanno manifestato un forte gradimento senza tuttavia fare ancora i numeri in merito alla possibile proposta economica.
Andrea Belotti ha sempre sognato il Milan
Il Gallo, però, ha messo in cima alla lista dei desideri il suo Milan. Eh già, perché il cuore di Belotti da ragazzo batteva per il Diavolo e il suo mito d’infanzia Andriy Shevchenko. Motivo per cui al Milan direbbe subito di si. Senza pensarci due volte e oltretutto senza guardare troppo al lato economico. Peccato che al momento Paolo Maldini non lo ritenga una prima scelta per i rossoneri della prossima stagione. Anzi. Una fase di stand-by che può aprire perciò ad altre soluzioni: chi lo rappresenta ha sondato il terreno con Juventus e Inter, che però hanno altri piani ad oggi per completare l’attacco.
Un bergamasco doc per la Dea?
I bianconeri potrebbero riscattare (in prezzo di saldo…) Alvaro Morata dall’Atletico Madrid, mentre i nerazzurri hanno messo in cima alla lista dei desideri Gianluca Scamacca del Sassuolo. Occhio invece all’Atalanta che l’ha sempre apprezzato. Un bergamasco doc nella Dea. Soluzione affascinante e che potrebbe tornare utile a entrambe le parti. Eventualità da non scartare affatto e che incontra pure i desiderata belottiani. Ecco perché i primi segnali sono stati positivi e ad aprile ci sarà un appuntamento tra le parti. A meno che da Casa Milan non abbiano ripensamenti: a quel punto il Gallo seguirebbe la strada del cuore per il suo futuro professionale. Senza dubbio alcuno e ad occhi chiusi…