Che cos’è Anonymous, movimento collettivo di hacker che negli ultimi giorni ha mosso una vera e propria guerra informatica alla Russia. Gli “hacktivisti” anonimi sono un fenomeno difficile da definire, che si è fatto portavoce di molte rivolte politiche nel corso degli anni. Attivo dal 2003, il movimento ha rivendicato attacchi informatici contro molte istituzioni governative e società.
Che cos’è Anonymous, movimento di attivismo hacker
Nato nel 2003, il movimento di “hacktivismo” Anonymous ha preso a simbolo la l’emblematica maschera di Guy Fawkes, resa famosa dalla celebre graphic novel V per vendetta. Il collettivo Anonymous negli anni si è prestato ad iniziative di protesta e rivolta sociale in difesa della libertà di pensiero ed espressione, attraverso assalti informatici e simbolici. Secondo il pensiero del movimento, “tutti” possono essere Anonymous. La maschera può nascondere chiunque e i vari membri lavorano in modo indipendente l’uno dall’altro: “Chiunque voglia può essere Anonymous e lavorare per una serie di obiettivi… Abbiamo un programma su cui tutti concordiamo, ci coordiniamo e agiamo, ma per la sua realizzazione tutti agiscono indipendentemente, senza volere alcun riconoscimento. Vogliamo solo raggiungere qualcosa che crediamo sia importante”.
Uno dei più noti attacchi rivendicati dal collettivo si ricorda Chanology nel 2008, quando una serie di attacchi hacker misero fuori uso i siti della Chiesa di Scientology. Tra gli altri bersagli spiccano inoltre il governo tunisino ed egiziano durante la Primavera Araba nel 2010.
L’assalto informatico contro la Russia: “Siamo al fianco del popolo ucraino”
Il 25 Febbraio 2022, Anonymous ha dichiarato guerra alla Russia di Putin, in risposta all’invasione dell’Ucraina. Negli ultimi giorni, gruppi di hacker appartenenti al collettivo hanno mosso una serie di assalti informatici ai siti governativi e d’informazione del Cremlino. “Nessuna nazione merita di essere invasa per il capriccio e i deliri di un pazzoide.” -recita un tweet del profilo ufficiale del movimento– Nessuno merita di vivere sotto censura, dove non possono dire la verità al potere. In quanto attivisti, lotteremo sempre per gli oppressi! Noi siamo Anonymous”.
“Siamo al fianco del popolo ucraino“ -dichiarano inoltre in un video ufficiale- “Siamo al fianco dei cittadini russi che si oppongono a Putin. Siamo al fianco di tutti coloro che vogliono rendere questa folle roccia un posto migliore dove vivere. Noi siamo Anonymous, noi siamo Legione. Non perdoniamo, non dimentichiamo. Vlad avrebbe fatto bene a prepararsi”.
Negli ultimi giorni, i pirati hanno messo a ferro e fuoco i siti del Ministero dell’Energia e del Ministero della Difesa Russo, facendo trapelare le informazioni personali degli ufficiali di governo. Tra i principali bersagli degli attacchi spiccano i siti istituzionali del Cremlino, della Bielorussia e della Cecenia, nonché il sistema gestionale di Gascom e il sito ufficiale del Roscosmos, l’agenzia spaziale russa. Sotto attacco anche una serie di banche russe e bielorusse vicine a Putin e il sistema ferroviario bielorusso. Anonymous ha inoltre rivendicato anche gli attacchi informatici all’Istituto di Sicurezza Nucleare Russa, bersaglio di una serie di furti di documenti riservati poi diffusi pubblicamente online. Gli hacker si sono infiltrati anche in diverse tv russe di stato, trasmettendo l’inno nazionale ucraino e diffondendo le immagini delle conseguenze del conflitto sui civili.