Chi è Vladimir Medinsky? L’ex Ministro della Cultura russo è uno dei consiglieri di Vladimir Putin, uno degli uomini più vicini all’autoritario leader della Russia. Il politico 51enne sta presiedendo i negoziati di pace con l’Ucraina al fianco di Roman Abramovich.
Chi è Vladimir Medinsky, consigliere di Vladimir Putin
Nato nella città ucraina di Smila nel 1970, quando il paese era ancora nelle mani dell’URSS, Vladimir Medinsky è uno dei politici e ideologi più importanti della cerchia di Vladimir Putin. Laureatosi nel 1994 in giornalismo internazionale all’Istituto di relazioni internazionali di Mosca, The Economist lo ha definito un “nazionalista innamorato del classicismo e dei valori tradizionali”. Dal 2001 è uno dei membri più importanti del partito Russia Unita. Dal 2012 al 2020 ha ricoperto la posizione di Ministro della Cultura, è il capo della Società storica militare e consigliere presidenziale su storia e memoria. Oggi, al fianco del miliardario Roman Abramovich, presiede come capo delegazione i negoziati di pace con l’Ucraina a Gomel, in Bielorussia.
La revisione storica come propaganda: “L’Ucraina non è uno stato”
Vladimir Medinsky si è fatto promotore dell’utilizzo e la modifica della storia a scopo propagandistico. Dall’anno scorso, infatti, fa parte della nuova Commissione interministeriale per l’interpretazione della storia. Tale commissione ha il compito, secondo Putin e i suoi fedelissimi, di “garantire l’approccio attivo e sistematico alle questioni della difesa degli interessi nazionali della Federazione Russa, legati alla custodia della memoria storica e allo sviluppo dell’attività divulgativa nell’ambito della storia“. In altre parole, l’organo guidato da Medinsky ha il compito di riscrivere e reinterpretare la storia russa per il bene degli interessi nazionali. Il comitato, negli ultimi mesi, ha organizzato ” eventi di contro-propaganda” per diminuire gli effetti di entità estranee alla Russia. Medinsky ha inoltre preparato un nuovo manuale unico di storia da adoperare nelle scuole russe. Il consigliere è uno dei più ferventi sostenitori della tesi secondo la quale “l’Ucraina non è uno stato“. Medinsky sostiene che “Lo Stato moderno, che chiamiamo Ucraina è un fantasma storico modellato da specifiche decisioni tattiche di politici specifici in circostanze specifiche”.