Nomi? Roberto Rasia Dal Polo, ma non solo. Stefano Bolognini, il commissario della Lega di Matteo Salvini a Milano e dopo il rimpasto della giunta Fontana nuovo Assessore di Regione Lombardia con deleghe a Sviluppo Città metropolitana, Giovani e Comunicazione, parla dei nomi che hanno dato la loro disponibilità a candidarsi come sindaci del centrodestra. “Simone Crolla, l’avvocato Luigi Santa Maria, altre persone si sono fatte avanti” dice Bolognini a True-News. “Le candidature che il centrodestra metterà in campo partiranno dal basso, saranno gli uomini e le donne a fare il primo passo invece che essere calati dall’alto o da una segreteria di partito”. A quel punto “il migliore si candiderà” per “un riscatto di Milano” e sarà “affiancato da una squadra per guidare la fase che parte dall’emergenza di questi mesi e arriva fino alle Olimpiadi”. Questa, per Bolognini, “l’occasione importante da cogliere per il futuro sindaco e su cui la nostra coalizione ha già un’esperienza importante come quella di Letizia Moratti sull’aggiudicazione di Expo”. “L’attuale amministrazione Sala – prosegue Bolognini – ha perso la candidatura per l’Agenzia Europea del Farmaco e probabilmente perderà quella per il Tribunale dei Brevetti, mentre Milano ha bisogno di aggiudicarsi tutte le iniziative nazionali e internazionali che una capitale europea merita, per tornare ad essere protagonista”.
Gli fa eco Fabrizio De Pasquale. Il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino vuole “chiarezza sulla data delle elezioni comunali” perché “se si ritiene che questa emergenza non renderà possibile lo svolgimento del voto in sicurezza” allora “vale la pena spostarle sin da subito: la scelta del sindaco di Milano non può essere fatta in maniera improvvisata”. Dubbi su chi sarà il nome in corsa per il centrodestra? “Non pensiamo sia necessaria la fretta di dare un nome e un volto, perché è importante che la figura su cui ricadranno le responsabilità abbia superato ogni tipo di valutazione da parte dei partiti della coalizione, nella convinzione che i tre leader nazionali alla fine faranno sintesi”.
“Noi abbiamo attivato una campagna di ascolto da settembre fino ad oggi – spiega a True-News Fabrizio De Pasquale – per incontrare tutte le categorie: dai tassisti, agli artigiani, passando per commercianti, imprese, lavoratori di Atm, università, eccellenze del design. Un momento di ascolto che ci ha permesso di elaborare un ottimo programma incentrato sulla difesa delle positività di questa città, cioè il lavoro, e ci vogliamo qualificare come partito del lavoro”. Al contrario, per il numero uno degli “azzurri” a Palazzo Marino, la campagna elettorale di Beppe Sala che il 14 gennaio ha annunciato i suoi due capolista (Emmanuel Conte e Martina Riva), è “tutta basata sul marketing politico fatto di libri, copertine e social network”. “Purtroppo per lui – aggiunge De Pasquale – il marketing è utile solo a chi si candida per la prima volta, ma per chi è stato già sindaco invece parlano i risultati e il bilancio di cinque anni anni al governo: non ha realizzato gli obiettivi che si era fissato, come la riapertura dei Navigli, la sistemazione degli alloggi popolari e la sua autoproclamata ossessione per le periferie”. “A cui va aggiunto – chiude il consigliere comunale – che sull’emergenza Covid il sindaco si è mantenuto esterno rispetto alla crisi, scaricando sulla sola Regione il compito di guidare le attività contro la pandemia e a mio avviso questo sarà un elemento di giudizio per i cittadini nelle urne”.