C’eravamo tanto amati. Volano gli stracci in casa Lazio, con il patron Claudio Lotito chiamato a una scelta decisiva quanto delicata nei prossimi mesi. Rottura totale tra il direttore sportivo Igli Tare e il tecnico Maurizio Sarri. I due sono su posizioni diametralmente opposte ormai da mesi. Tanto da non risparmiarsi frecciatine a distanza sia in pubblico sia soprattutto in privato.
Lazio, guerra tra Igli Tare e Maurizio Sarri
Le prime frizioni risalgono al mercato estivo. Una frattura acuitasi con la sessione di gennaio, dove le richieste del tecnico toscano sarebbero state bellamente ignorante dal dirigente. Due esempi? Sarri voleva a tutti i costi uno specialista per la corsia difensiva mancina e un vice Immobile. Sono arrivati Kamenovic (bocciato dall’allenatore a luglio durante il ritiro di Auronzo di Cadore e per il quale sarà difficile toccare il campo più di un paio di volte da qui a maggio…) e Jovane Cabral (che non è una prima punta di ruolo…) come surrogato di King Ciro. Troppo poco per fare il salto di qualità invocato, tanto che appare improbabile vedere i due acquisti scendere in campo da titolari con Sarri, anche in caso di emergenza. Il trainer ex Juve e Chelsea, infatti, imputa all’uomo mercato laziale acquisti poco funzionali al suo credo calcistico e in particolare poco adatti al modulo 4-3-3, mentre il talent scout accusa l’allenatore di aver depauperato il potenziale di una squadra che con Simone Inzaghi giocava a memoria mettendo fuori ruolo elementi come Lazzari e Luis Alberto che con Sarri sono calati di rendimento.
Lotito riuscirà a far convivere Sarri e Tare?
Insomma, le visioni antitetiche tra i due appaiono nette e ben delineate. Cosa succederà? Da non escludere che Lotito ricorra a tutte le sue arti diplomatiche per far convivere i due sotto lo stesso tetto di Formello. Altrimenti in caso di strappo definitivo e non conciliabile si aprono due strade. La prima porta a Rino Gattuso. Con la permanenza con pieni poteri e fiducia di Tare, diventerebbe quasi inevitabile un ribaltone in panchina. Al dirigente albanese piace molto l’ex tecnico di Napoli e Milan, già sondato in passato. E allora dentro Ringhio e fuori Maurizio Sarri: ipotesi tutt’altro che da trascurare. Se invece Lotito decidesse di convertirsi in toto al Sarrismo a finire fuori dai giochi sarebbe Tare, che verrebbe rimpiazzato da Mauro Bianchessi che passerebbe dal settore giovanile all’area tecnica della Prima Squadra. Al fianco del giovane dirigente ci sarebbe spazio per un nume tutelare di grande esperienza come Angelo Fabiani, nell’ultimo decennio direttore sportivo della Salernitana targata Lotito e in attesa di nuova collocazione. Insomma, in entrambi i casi la svolta avrebbe i propri pro e contro decisamente intriganti. A meno di una tregua armata Sarri-Tare. Avanti insieme, un po’ come accade a Bergamo tra Gasperini e Sartori, provando a fare il massimo ognuno nei rispettivi campi di appartenenza senza invadere quello dell’altro. Sarà davvero possibile? L’estate si avvicina, lo scopriremo presto…