È tutto pronto per l’undicesima edizione di Olio Officina, il Festival che si terrà dal 17 al 19 marzo al Palazzo delle Stelline di Milano, in corso Magenta 61.
La manifestazione è stata ideata nel 2011 da Luigi Caricato, scrittore e giornalista da anni impegnato nella divulgazione dell’alimento che rende il nostro paese famoso nel mondo. In poco più di un decennio Olio Officina si è trasformato in un vero e proprio appuntamento culturale.
La kermesse prevede una rassegna di oli internazionali, laboratori di assaggio, degustazioni guidate, dibattiti su economia, cucina, scienza, design, arte e letteratura. Tutto è incentrato sul principe della cucina mediterranea, che ha valicato i confini dell’alimentazione diventando un importante elemento della cosmesi: l’olio rende belli dentro, ma anche fuori.
Il festival guarda alle eccellenze di casa nostra, ma ha anche un focus sul mondo straniero: ospite d’eccezione della manifestazione sarà l’Andalusia, con i suoi pregiati oli in assaggio nei banchi dislocati lungo il chiostro del Palazzo delle Stelline. Si potranno scoprire negli assaggi guidati anche oli di Grecia, Tunisia, Marocco, Turchia, Cile, Argentina, Australia, California, Giappone, Israele.
Ogni olio una storia. Olio Officina Festival 2022 ripercorre la storia dell’eterno alimento: dai greci che lo utilizzano da millenni, fino al produttore salentino che, per contrastare la minor produzione olearia a causa della Xylella, ha ricominciato a produrre olio col lentisco – arbusto tipico del sud d’Italia che si usa sia in cucina che nella cosmesi.
Non solo olio: c’è spazio anche per il pane. Gradito ospite del festival è il “Pane in Piazza Forum”, iniziativa ideata da Cesare Marinoni e Luca Piantanida in collaborazione con Luigi Caricato. Panificatori, rappresentanti delle istituzioni e ricercatori faranno il punto sullo stato dell’arte del settore della panificazione, che con l’olio va a braccetto. Per celebrare il matrimonio tra i due alimenti della cucina casereccia sarà esposto “Il Globo di Pane” – scultura realizzata da Cesare Marinoni, con Milena Pizzochero e Laura Gioachini: una sfera di 1,80 mt di diametro realizzata con pani, plasmati con farina e lievito, donati da oltre 300 fornai sparsi in tutta Italia.
“La nota più avvolgente di un festival che sa farsi immersivo per gli spettatori è la sala multisensoriale di Visioni Olfattive e Lighting and: un’installazione in cui le note olfattive più presenti nella produzione olearia italiana di qualità vengono riprese, diffuse e collegate alla luce. I visitatori possono provare gli accordi olfattivi della mandorla, del pomodoro, del carciofo e dell’erba, potranno essere percepiti in maniera più profonda e completa.
Visioni olfattive è una azienda che si occupa di comunicazione olfattiva con un sistema di diffusione innovativo, non invasivo ed ecosostenibile, che può essere dimensionato sull’esigenze e sulle tipologie degli ambienti di vendita, il sistema è gestibile anche da smartphone. Lighting and è uno studio di lighting design con base a Milano che da dieci anni lavora sulla creazione di atmosfere per migliorare il percepito degli spazi in ambito architetturale. L’esperienza trasversale dello studio è caratterizzata anche da specifiche progettazioni in ambito retail atte ad aumentare le vendite. Da quattro anni seguono lo sviluppo dei punti vendita dell’azienda Fratelli Carli Spa.
Le note diffuse sono realizzate dal naso italiano Martino Cerizza. Hanno curato l’allestimento della Sala Sensoriale: Silvio Pella, Martino Cerizza, Simone Pella per Visioni Olfattive e Simone Castiello e Marco Piovella per Lighting and.
Non resta che gustarsele al Olio Officina Festival 2022!