La vittoria nella Supercoppa contro il Napoli allontana un po’ le polemiche attorno alla Juventus e soprattutto al suo nuovo allenatore, Andrea Pirlo. Ma non le spegne del tutto. Ci sono infatti dubbi anche all’interno della società (e dei tifosi), dubbi che ieri sera non sono stati spazzati via del tutto. La prima domanda infatti ancora senza risposta (e siamo a metà stagione) è la seguente: qual è la vera Juventus? I bianconeri ad oggi hanno regalato alcune prestazioni davvero spettacolari, come il trionfo, largo, impressionante, a Barcellona in Champions League o come il dominio assoluto contro il Milan, capolista, annichilito a San Siro. Ma poi, ad esempio sempre a Milano poche settimana dopo sono stati surclassati più sul piano del gioco che da risultato dall’Inter. Per non parlare della fatica fatta con Crotone, Sassuolo ed altre squadre di basso livello.
Ad oggi poi nessuno ha ancora capito quale sia la formazione titolare bianconera, soprattutto a centrocampo. Tra Bentancur, Arthur, Ramsey, McKennie, Rabiot è un continuo cambio di impostazione; come sono vorticosi i dentro e fuori dalla panchina di Chiesa, Bernardeschi e Kulusevski. Per non parlare poi del dubbio dei dubbi: chi vicino a CR7? Dybala o Morata?
Cambi e formazioni mai uguali, sempre diverse con scelte che avrebbero scontentato e lasciato perplesso persino lo stesso Paratici…
La verità è che la Juventus ha scelto di cambiare, profondamente, investendo uno-due anni. Poco importa, pensano in società, se per una volta non si vince, dopo 9 scudetti consecutivi. L’unica cosa chiesta a Pirlo è la qualificazione alla prossima Champions League. Ecco attorno a cosa si gioca il destino del neo tecnico bresciano.