Nell’ottobre del 2020 Tesla ha deciso di smantellare il suo reparto di pubbliche relazioni. Da allora, come nota anche l’informato sito Electrek, contattare l’azienda è diventa particolarmente difficile, anche per i clienti stessi, tanto che si è giunti alla bizzarra situazione per cui “il modo migliore di essere nel radar di Tesla è twittare a Elon Musk”. Che è come dire: se hai un problema con la tua Golf, tagga su Twitter il CEO di Volkswagen – un metodo che è palesemente poco efficace. Alla luce di questo non deve stupire troppo la notizia di un annuncio di lavoro pubblicato sul sito del produttore americano per una posizione che sembra pensata per colmare il vuoto di PR: un “customer support specialist” (da remoto). La mission di questa figura sarà “risolvere o approfondire con pensiero critico le critiche attraverso i canali appropriati e i social network, e gestire le escalation dirette al CEO”.
Cosa vuol dire? Che qualcuno dovrà gestire i polveroni creati da Elon Musk, certo, ma anche che Tesla sta crescendo, da molti punti di vista, e ha finalmente capito che serve un canale di comunicazione tra sé e i suoi clienti (e fan). Anche se non vorremmo proprio essere nei panni di chi dovrà filtrare tutti i tweet ricevuti da @elonmusk, questa decisione dimostra che qualcuno ai vertici dell’azienda ha capito che non si può andare avanti così, e sarà inevitabile ricostruire una sezione dedicata alle PR. Come convincere Elon a farlo? Magari mandandogli un tweet.