Home Future Il futuro del lavoro? L’86% degli italiani non ha abbastanza competenze digitali

Il futuro del lavoro? L’86% degli italiani non ha abbastanza competenze digitali

Il futuro del lavoro? L’86% degli italiani non ha abbastanza competenze digitali

L’86% degli italiani non ha le competenze digitali necessarie alle aziende per il futuro del lavoro, ma allo stesso tempo appena il 17% sta già seguendo percorsi formativi per colmare questo divario.

È quanto emerge dal Digital Skills Index, l’indagine sul livello delle competenze digitali nel mondo del lavoro presentato da Salesforce, azienda leader globale nel CRM, la gestione delle relazioni con i clienti, che si basa sulle risposte di oltre 23mila lavoratori in 19 paesi, tra cui oltre 1.300 dall’Italia.

Eppure le iniziative lanciate negli ultimi tre anni dalla sede italiana del colosso californiano hanno portato complessivamente alla formazione di oltre 4mila studenti che in maniera diretta o indiretta sono entrati a far parte dell’ecosistema Salesforce.

Entro il 2026 impatto da 34 miliardi e oltre 110mila posti di lavoro in Italia grazie alla Salesforce Economy

Al punto che, secondo la ricerca IDC Salesforce Economy, entro il 2026 l’ecosistema Salesforce in Italia avrà un impatto stimato in 33,9 miliardi di dollari di nuovi ricavi e 21.360 nuovi posti di lavoro diretti e 93.300 posti di lavoro indiretti. Un volano importante a vantaggio di tutto il sistema economico italiano e che ben incarna la definizione del Country Leader Italia, Mauro Solimene dell’azienda come “una multinazionale che vuole avere un impatto locale” pronunciata durante la presentazione alla stampa dei risultati finanziari e dei progetti in corso a inizio marzo.

Salesforce, Italia primo paese per crescita nell’area Sud Europa e tra i primi al mondo

I risultati finanziari dell’anno fiscale 2022 hanno visto il fatturato globale della società di Marc Benioff crescere su base annua del 25% raggiungendo così i 26,49 miliardi di dollari. A questa crescita ha contribuito significativamente anche l’Italia che ancora una volta si posiziona tra i paesi a maggior crescita a livello mondiale e primeggia nell’area SEMEA (Francia, Iberia, Italia, Medio Oriente e Africa), rappresentando il 2% del volume d’affari complessivo e crescendo anche del 49% per numero di dipendenti. “I risultati dell’anno fiscale appena concluso ci rendono estremamente orgogliosi. Sapere che l’Italia è tra i paesi che crescono di più a livello mondiale è una conferma del lavoro eccezionale che tutto il nostro team è stato in grado di portare avanti insieme ai nostri partner e a tutto l’ecosistema italiano, che rappresenta il grande valore e l’unicità di Salesforce”, ha commentato Mauro Solimene, Country Leader di Salesforce per l’Italia. Il ruolo chiave della comunità dei partner è ben rappresentato da un numero: 30% ossia la percentuale di crescita di persone certificate sul mercato italiano. Un dato che conferma l’ecosistema italiano al secondo posto per certificazioni in tutta EMEA.

Talenti e competenze: è nata la Digital Talent Factory di Salesforce Italia

Le attività di formazione che ormai da anni l’azienda porta avanti con moltissime università italiane, con i partner e con associazioni ed enti di formazione hanno ormai assunto dimensioni importanti. D’altra parte IDC, azienda di riferimento nelle ricerche di mercato nel settore IT, nel report Salesforce Economy, stima che entro il 2026 saranno oltre 36.000 i nuovi talenti digitali che ruoteranno intorno all’ecosistema Salesforce per un volume di affari di 34 miliardi di dollari. In questi anni Salesforce e l’intero ecosistema hanno formato circa 4000 studenti, molti dei quali si sono certificati ed entrati a pieno titolo nell’ecosistema.

Non solo giovani: la Digital Talent Factory si rivolge anche a chi desidera reinventarsi

Lo step successivo è oggi rappresentato dalla neonata Digital Talent Factory, un luogo virtuale dove informarsi, ispirarsi e scoprire tutte le realtà, da quelle universitarie a quelle delle aziende partner, che offrono percorsi di formazione ideati appositamente per contribuire a colmare il gap di competenze digitali e alla creazione di nuovi posti di lavoro all’interno dell’ecosistema Salesforce. Un’iniziativa che rappresenta un unicum a livello europeo per la multinazionale californiana, un programma pilota rivolto non solo ai giovani, ma anche a chi ha necessità di reinserirsi. “Secondo la nostra indagine Digital Skills Index, l’86% degli italiani non ha le competenze digitali necessarie alle aziende per il futuro del lavoro, ma allo stesso tempo appena il 17% sta già seguendo percorsi formativi per colmare questo divario”, ha proseguito Mauro Solimene. “Le nuove tecnologie non devono essere guardate con timore, ma come un’opportunità di crescita soprattutto professionale. E in questo il potenziale della nostra piattaforma si riflette nel fatto che per accedere alle iniziative della nostra Digital Talent Factory italiana non cerchiamo necessariamente persone con una particolare formazione tecnico-scientifica, l’importante è che siano persone curiose con una gran voglia di imparare per costruirsi una carriera e reinventarsi a livello professionale”.

Digital Talent Factory: partnership con università e società di formazione

Nel processo di creazione e acquisizione di nuove competenze le aziende partner di Salesforce giocano un ruolo importante. Salesforce Italia da più di tre anni ha creato un modello che prevede delle triangolazioni con i propri partner e con le università. In questo modo si creano nuove risorse e nuove competenze e si dà una risposta a tutte quelle aziende alla ricerca di figure professionali che spesso non riescono a trovare. Da qui le numerose collaborazioni con una ventina di università italiane: SDA Bocconi, Università Ca’ Foscari Venezia, Università di Cagliari, Università degli Studi di Bergamo, Università degli Studi dell’Aquila, Università degli Studi di Catania, Università Cattolica del Sacro Cuore, IULM e 24ORE Business School solo per citarne alcune. A questi attori si stanno affiancando altre organizzazioni come GenerationItaly e Specialisterne la cui missione è proprio la formazione, spesso di persone che per tanti motivi non sono riuscite a costruirsi gli skill appropriati. “La missione di Salesforce è quella di consentire a chiunque di apprendere e sfruttare le competenze digitali necessarie per i lavori di oggi e di domani”, ha aggiunto il Country Leader per l’Italia di Salesforce. “Per questo stiamo costruendo percorsi critici verso la nuova economia consentendo a chiunque di costruire carriera, aziende e comunità dinamiche insieme alle nostre tecnologie”.

Una nuova organizzazione per industry per sostenere la crescita nel mercato italiano

La significativa crescita registrata nell’ultimo anno fiscale ha spinto l’azienda a riorganizzarsi per servire i propri clienti impegnati nel continuo processo di trasformazione e accelerazione digitale. Da qui una nuova organizzazione per Industry, ognuna delle quali vive con una propria struttura di supporto e consulenza che riporta direttamente al Country Leader Mauro Solimene. La prima linea si compone di Vanessa Fortarezza che in qualità di Area VP Enterprise Business Unit segue tutti i clienti dei settori Telco, Media e Utilities, Michele Cumin che coordina l’unità Financial Services, e due nuovi ingressi: Michele Lamartina, che guarda al mondo del Business to Business coordinando il settore Manufacturing e Healthcare e Mauro Palmigiani, che invece guarda al mondo Business To Consumer pertanto ai settori Retail, Fashion, Consumer Goods e Travel&Transportation.