La centrale nucleare ucraina di Chernobyl torna a fare parlare e questa volta perchè la notizia che “soldati russi sarebbero contaminati dalle radiazioni della centrale” si sta diffondendo con sempre più insistenza.
Chernobyl, “Soldati russi contaminati dalle radiazioni”
Sono passati 36 anni dall’incidente nucleare di Chernobyl, ma la centrale nucleare torna a far paura. Il motivo? Una vera e propria notizia choc confermata dai media bielorussi, che lancia l’allarme sulla zona attorno alla centrale. “Molti soldati sono stati portati via da Chernobyl con gravi sintomi dovuti all’esposizione ad alte dosi di radioattività“, titolava infatti ieri, giovedì 31 marzo, Ukrainian Pravda, aggiungendo anche che “i militari intossicati sono stati ricoverati nel Centro repubblicano bielorusso di ricerca e pratica per la medicina delle radiazioni e l’ecologia umana” e l’obiettivo principale, ora, sarebbe quello di “salvargli la vita”. A rilanciare la notizia anche l’agenzia di stampa Unian, che ha affermato come “i soldati russi presentano sindrome da radiazioni acute”.
Allarme Chernobyl
Il fatto che l’allarme Chernobyl non sia da sottovalutare lo sottolinea con forza anche da Leopoli la vicepremier ucraina, Iryna Vereshchuk. “La situazione a Chernobyl è catastrofica, i russi non hanno il controllo della situazione. L’area della centrale deve essere demilitarizzata. Ho scritto di mio pugno una lettera al segretario generale dell’Onu Antonio Guterres per chiederlo”, ha infatti rimarcato interpellata sull’argomento. Situazione aggravata anche dal fatto che il ministero dell’Ambiente ucraino, giusto quattro giorni fa, aveva annunciato che “vicino alla centrale nucleare erano stati individuati 31 incendi per una superficie totale di 10.111 ettari e la contaminazione radioattiva risultava in aumento“.