Bonus Renzi 2022: quando arriva, a chi spetta, come richiederlo. Cosa è cambiato con l’ultima riforma all’Irpef? Non tutti i lavoratori dipendenti troveranno il trattamento integrativo da 100 euro al mese. Cosa è successo?
Bonus Renzi 2022, cosa cambia con la riforma dell’Irpef?
Il Bonus Fiscale è un credito Irpef da 100 euro attribuito ai lavoratori dipendenti dal proprio datore di lavoro in busta paga. Si tratta di un beneficio fiscale introdotto per la prima volta nel 2014 dal Governo Renzi. Inizialmente previsto per un solo anno, il Bonus è stato poi reso permanente. Con la recente riforma dell’imposta sul Reddito nella Legge di Bilancio 2022, i parametri per poter accedere al trattamento integrativo sono cambiati e diversi lavoratori non lo riceveranno più.
I requisiti per poter accedere al Bonus Renzi nel 2022, infatti, sono stati resi più stringenti. La Legge di Bilancio ha abbassato la soglia di reddito complessivo per poter accedere al beneficio dai 28mila euro annui a 15mila euro. Il resto dei requisiti e le modalità di calcolo sono rimaste le stesse.
Bonus Renzi 2022: quando arriva, a chi spetta e come richiederlo
Il Bonus Renzi spetta, come detto, ai possessori di reddito di lavoro dipendente o assimilati. Questo a patto che il loro reddito complessivo non superi la soglia dei 15mila euro annui e che la somma di specifiche detrazioni non superi l’imposta lorda. Il Bonus viene corrisposto mensilmente e direttamente in busta paga. Pertanto, non è necessario fare una richiesta o domanda al proprio datore di lavoro. L’importo dovuto sarà calcolato automaticamente e aggiunto alla busta paga dei dipendenti idonei a partire da gennaio. Il conteggio del proprio reddito complessivo spetta tuttavia al lavoratore, tramite la propria dichiarazione dei redditi. Nel 2022, il Bonus corrisponde a un importo massimo di 1200 euro annui, ovvero 100 euro al mese.
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