Paradossalmente potrebbe non bastare aver chiamato il figlio Ciro a Dries Mertens per guadagnarsi il rinnovo con il Napoli. Incredibile ma vero. Provocazione chiaramente iperbolica per sottolineare il forte, fortissimo legame tra l’attaccante belga e la città partenopea. D’altronde non potrebbe essere altrimenti per il recordman di gol con la maglia azzurra. Nessuno come lui. Neanche sua maestà Diego Armando Maradona. Uno dei miti del club campano destinato a restare nella leggenda della società. Eppure a fine stagione le strade di Mertens e il Napoli potrebbero dividersi. Per sempre.
Rischio rottura dietro l’angolo
Il presidente Aurelio De Laurentiis ha dato infatti disposizioni ai suoi di abbassare di almeno il 20% il monte ingaggi. Tradotto: i giocatori con gli ingaggi più pesanti verranno tagliati. E così dopo capitan Lorenzo Insigne bagagli pronti pure per Dries Mertens e David Ospina. A malincuore ma tant’è.
Per quanto riguarda il numero 14 azzurro il Napoli vanta una opzione unilaterale fino al 31 maggio per rinnovare il contratto del belga per un altro anno alle attuali condizioni economiche, ovvero 4,5 milioni netti più 1 milione di bonus. Troppi per la nuova politica aziendale dei campani. E allora l’addio resta dietro l’angolo. A meno di una scelta clamorosa di vita da parte del Mertens, che dovrebbe tagliarsi di oltre il 70% i propri emolumenti. Tradotto: il Napoli è disposto a concedere il prolungamento al suo cannoniere per un’altra stagione con un ingaggio molto ridotto rispetto ai salari percepiti negli ultimi anni. Per intenderci: emolumenti da 1,5 milioni più premi. Una sorta di contratto a gettone, che però al momento non sembra così rispettoso nei confronti di una icona azzurra come Mertens. Ecco perché il rischio rottura è dietro l’angolo e non va affatto sottovalutato.
Proposte da MLS e Emirati Arabi
Dall’MLS sono già arrivate due proposte per il folletto belga su base biennale. Idem dagli Emirati Arabi. Tutti pronti a ricoprire di dollari o petrodollari a seconda delle preferenze Mertens, che però aspetta ancora un segnale da De Laurentiis e lo farà fino a fine maggio. Il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce, verrebbe da dire con Dries novello Cartesio. La palla pertanto passa ancora al presidente. A differenza di quanto accaduto nei mesi scorsi con Insigne (volerà al Toronto) stavolta il presidente napoletano farà uno strappo alla regola? Difficile ma non impossibile.