Zona Pilastro, Bologna. Lo stesso palazzo dove un anno fa, in piena campagna elettorale regionale, Matteo Salvini citofonò, dopo aver avuto segnalazioni sugli strani traffici del luogo. Alla fine a vincere fu il centrosinistra di Bonaccini ma il 27 settembre 2021, a un anno di distanza, è arrivata quella che potrebbe essere una “vendetta” per il leader leghista: sono stati arrestati i genitori del ragazzo “interessato” alla citofonata.
A finire nei guai sono stati il padre 59enne e la madre 58enne, lui di origine tunisina e lei svizzera, accusati di spaccio, possesso di soldi falsi e di armi.
Armi e droga
Dopo un controllo avventuo in strada, i militari sono risaliti all’appartamento di via Grazie Deledda, trovandovi, tra le altre cose, 13 grammi di cocaina, 170 grammi di marijuana, 384 grammi di hashish, il caricatore di una pistola, proiettili di vario calibro e 340 euro in banconote contraffatte.
L’uomo è stato subito portato in camera di sicurezza mentre la donna è ai domiciliari.
All’epoca il caso della citofonata fece molto discutere perché fu fatta davanti alle telecamere e perché il “sospettato” era minorenne. Dopo aver avuto delle segnalazioni dagli abitanti, Salvini andò nel condominio interessato, chiedendo: “Questo è lo spacciatore?”. I fermi di ieri riguardano comunque due adulti, che sono accusati di spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.