Durante la fase più acuta della pandemia, Lodi è stata una delle città più colpite dal virus. Ma ora il territorio guarda al futuro della sanità con la nuova riforma regionale. Prorpio dal capoluogo lombardo è partita la prima tappa del roadshow “Salute un bene del territorio. I presidi territoriali e il futuro della sanità”, promosso da Federfarma Lombardia, l’Unione Regionale delle Associazioni Provinciali dei Titolari di Farmacia che aderiscono a Federfarma.
Le farmacie sempre attive durante la fase acuta della pandemia
“Le 18 farmacie che rientravano nella zona rossa sono state le prime dove non è mai mancata l’assistenza, dove è sempre stato possibile reperire un farmaco. Iniziamo da qui per un rilancio, per una nuova sanità sempre più vicina ai cittadini”, ha spiegato a True-News.it, Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia.
Il nuovo ruolo delle farmacie
Le farmacie avranno un ruolo cruciale nel nuovo asset della sanità lombarda. “Saranno ancora più importanti: è il primo presidio della Regione. La farmacia sarà sempre protagonista nella distribuzione del farmaco, anche dei nuovi antivirali”. Di recente, infatti, l’Aifa ha approvato la prescrizione da parte dei medici di base del farmaco Paxlovid, il primo antivirale. Ma in farmacia non si troverà solo la vasta gamma di farmaci. Racca spiega che “sarà un luogo di servizio. Oltre a offrire il Cup, l’autoanalisi, la telemedicina e, in questo periodo di Covid, i tamponi e la vaccinazione, le farmacie dispenseranno nuove opportunità per i pazienti. Quali aiutare le persone a costruire il proprio fascicolo elettronico o a comprendere come assumere le terapie: gli italiani non sanno prendere i farmaci in maniera corretta”.
L’obiettivo è di “arrivare a una telemedicina e a un teleconsulto che possano costituire un’assistenza a 360 gradi”.