Potremmo chiamarlo tutti Monsieur Antonio da giugno. L’Antonio in questione è una vecchia conoscenza del calcio italiano che di cognome fa Conte e sta facendo di tutto per accasarsi sulla panchina del Paris Saint Germain. Ufficialmente Mauricio Pochettino è ancora sotto contratto (valido fino al 30 giugno 2023), ma in realtà il cammino deludente in Champions League costerà caro al tecnico argentino, che verrà presto sollevato dall’incarico. La vittoria della Ligue 1, infatti, non basta a Poch per strappare la riconferma. Troppo poco per una squadra di marziani che avrebbe dovuto vincere tutto e invece porta a casa il minimo sindacale. E così in estate sarà rivoluzione.
Il sogno Zinedine Zidane
Il sogno della famiglia Al Thani si chiama, da almeno un paio d’anni, Zinedine Zidane. Un vincente per antonomasia e pure francese, così da riverire l’anima sciovinista del club. Tutti contenti? Probabilmente si, anche se Zizou non appare così convinto di accettare la sfida Paris e sta temporeggiando. Forse in attesa della Nazionale francese dopo il Mondiale in Qatar o di un’altra panchina più stimolante. Ecco perché inizia a farsi largo in casa parigina l’idea di un piano B. Ovvero prendere un tecnico vincente dal pugno di ferro. Uno dal carattere forte e dal temperamento dominate.
Due nomi sul tavolo: Diego Pablo Simeone e Antonio Conte
In tal senso due nomi rispondono alla perfezione dei desiderata transalpini: Diego Pablo Simeone e Antonio Conte. Il primo però non sembra voler recedere il cordone ombelicale che lo lega da oltre 2 lustri all’Atletico Madrid, mentre il tecnico leccese non verrebbe l’ora di sbarcare al Parco dei Principi per costruire uno squadrone finalmente vincente su scala europea. Il ciclo al Tottenham non sta decollando, anche se Conte rischia di riportare gli Spurs in Champions League. Il problema però è mercato estivo, dove Conte – per restare a Londra – chiede ed esige una campagna acquisti da almeno 100 milioni per consolidare il club in zona Champions e provare ad avvicinarsi al trio Liverpool-Manchester City-Chelsea che oggi domina. Difficile che Daniel Levy possa accontentare le richieste dell’ex condottiero di Juventus ed Inter: inevitabile a quel punto separarsi. Con Conte proiettato verso il PSG. L’occasione giusta al momento giusto. Trovare l’accordo non sarebbe un problema, tanto che si starebbe già ragionando su un biennale da 15 milioni annui.
Conte e il ritorno di Pogba
Con un cadeau di benvenuto davvero speciale: riconsegnare a Conte quel Paul Pogba, plasmato e lanciato da titolare alla Juve proprio con Antonio in panchina. Ritrovarsi per rivede i fasti del passato insieme e tornare a scrivere la storia. Pogba ci spera e strizza l’occhio a Leonardo. Il nuovo PSG potrebbe in qualche modo parlare ancora italiano. Senza dimenticare il nodo Gigio Donnarumma da sciogliere: l’ex Milan è stato del dualismo con Navas e vuole giocare di più. Ci riuscirà? Con Conte in panca appare molto probabile che possa arrivare pure per il numero uno classe 1999 la titolarità indiscussa. Con buona pace di Navas che a quel punto dovrebbe fare le valigie.