USA, la Corte Suprema si appresta a votare per abolire il diritto d’aborto. Il quotidiano americano Politico ha ricevuto in esclusiva una bozza scritta dal giudice Samuel Alito. Il documento descrive il parere di maggioranza della Corte per annullare la sentenza alla base della tutela costituzionale dell’aborto.
USA, Corte Suprema al voto contro l’aborto: la bozza del giudice Samuel Alito
Gli Stati Uniti sono ad un passo da una sconvolgente svolta nell’ambito dei diritti delle donne. La testata americana Politico ha pubblicato un documento in esclusiva che proverebbe l’intenzione dei giudici della Corte Suprema di annullare la storica sentenza Roe vs Wade del 1973. Tale sentenza, in seguito integrata dal giudizio del 1992 Planned Parenthood vs Casey, è alla base della tutela costituzionale del diritto all’aborto negli USA. Il documento, lungo 98 pagine, è una bozza di un parere di maggioranza della Corte firmato dal giudice conservatore Samuel Alito.
“Riteniamo che Roe e Casey debba essere annullata.” -afferma Alito nella bozza- “Roe era clamorosamente errata fin dall’inizio. Le considerazioni alla base della sentenza erano eccezionalmente deboli, e la decisione ha avuto conseguenze molto dannose. Roe e Casey non hanno portato ad un accordo nazionale sul problema dell’aborto, ma hanno solo infiammato il dibattito e aumentato le divisioni. È tempo di dare ascolto alla Costituzione e restituire la questione dell’aborto ai rappresentanti eletti del popolo”.
La bozza è stata redatta lo scorso febbraio, ma la decisione definitiva dovrebbe essere presa a breve, entro giugno. A votare a favore dell’annullamento sono stati gli altri quattro membri repubblicani della corte, tre dei quali nominati da Donald Trump. Si tratta di Neil Gorsuch, Brett Kavanaugh, Amy Coney Barrett e Clarence Thomas I restanti tre giudici democratici, Sonia Sotomayor e Elena Kagan e Stephen Breyer sono al momento al lavoro per redigere una contro-bozza. Non è ancora chiaro come si schiererà l’attuale presidente della Corte Suprema, John G. Roberts.
Le proteste dopo la fuga di notizie
Dopo la fuga di notizie, gruppi di manifestanti hanno cominciato a protestare di fronte alla sede della Corte Suprema. Secondo il New York Times, i dimostranti si sono riuniti durante la notte, sedendosi silenziosamente a terra e accendendo candele, in una sorta di lutto di protesta. Altri manifestanti hanno invece cominciato a urlare slogan contro la Corte, protestando furiosamente contro la decisione.
In risposta alle indiscrezioni, il senatore americano Bernie Sanders ha fatto un appello ai suoi colleghi: “”Il Congresso deve passare una legge che riconosca ora la Roe v. Wade come legge di questo Paese. E se non ci sono sessanta voti in Senato per farlo, e non ci sono, dobbiamo mettere fine al filibuster per approvarla con 50 voti”.